Scontro nell’Ato2, Isola dice basta: “Subito il tavolo tecnico”

CARPIGNANO SALENTINO - Lo scontro a tutto campo, interno all’Ato Lecce 2, sugli atti “illegittimi” o presunti tali in seno all’assemblea del consorzio, non sembra destinato a placarsi. Le tensioni tra i sindaci dissidenti e quanti, invece, hanno dato pieno appoggio all’operato del presidente, Silvano Macculi, dunque, proseguono, mettendo a dura prova i rapporti tra i comuni facenti parte del bacino.

Oggi, però, arriva la prima importante presa di distanza dalla battaglia tra primi cittadini: a siglarla è il sindaco di Carpignano salentino, Roberto Isola, che chiede ai belligeranti di deporre l’ascia di guerra e sottolinea come “con il perdurare di questo contenzioso interno rischiamo che i cittadini non comprendano i motivi veri che hanno portato a questa situazione”.

“Infatti – spiega Isola - quella che doveva essere un chiarimento nell’Ato Lecce 2 si è trasformato di fatto in una battaglia giuridica, personale e politica che nulla ha a che fare con i veri problemi che le amministrazioni comunali devono affrontare e risolvere per migliorare il servizio gestione rifiuti”.

Il primo cittadino di Carpignano richiama tutti alla necessità di tornare a quanto concordato, ossia alla costituzione di un tavolo tecnico composto da tutte le parti in causa compresa la Regione Puglia, la Provincia e le imprese, dinanzi al Prefetto, affinché con quest’ultimo si approfondiscano le problematiche inerenti il servizio di raccolta e smaltimento: solo così si potrà chiarire all’intera assemblea dei sindaci il percorso, che ha causato un aumento notevole dei costi e le responsabilità dei vari enti.

“Questo – conclude Isola - permetterà ai cittadini di essere partecipi e condividere le scelte che ogni singola amministrazione è stata costretta ad assumere”.