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Galatina, dopo un anno di commissariamento ecco il nuovo sindaco. Exploit di Amante

Il turno di ballottaggio premia il candidato del polo civico: 6.032 preferenze (51,9%). Rimonta a sorpresa sul candidato del centrodestra De Pascalis

GALATINA - Dopo il periodo di commissariamento per quasi un anno, sotto l’egida di Guido Aprea, il nuovo sindaco del Comune di Galatina è il candidato del polo civico Marcello Amante. Con una rimonta possibile, ma alla vigilia non certo pronosticata, il responso delle urne all’ombra di palazzo Orsini decreta il colpaccio, sognato, dopo l’ottimo risultato già conseguito nel primo turno di due settimane addietro dove Amante aveva riposto nel carniere 3.309 voti pari al 21,68%.

Lo scrutinio notturno per il turno di ballottaggio ha decretato così l’elezione del nuovo inquilino di palazzo di città. Marcello Amante e il suo raggruppamento civico supportato dal movimento della rivoluzione politica e alternativa ai partiti di Andare Oltre del sindaco di Nardò, Pippi Mellone, e sostenuto dalle civiche Galatina in Movimento, NovaPolis, movimento per i Rioni Galatina e Idea Galatina, ha conquistato un consenso ragguardevole che ha consentito il sorpasso: 6.032 preferenze pari al 51,9% dei consensi. Un testa a testa avvincente quello di Galatina, dove Amante, già dallo spoglio delle prime schede, ha tenuto in mano le redini della contesa.       

A partire con i favori del pronostico elettorale e forte di un vantaggio rassicurante del primo turno era però Gianpiero De Pascalis, il candidato del centrodestra con la coalizione formata da Lista De Pascalis, Direzione Italia, Forza Italia, L’Agorà, La Città, Psi, Udc. Non è stato premiato  dal successo finale il candidato che è riuscito a riunire il centrodestra cittadino e che complice la diaspora interna al Pd e la frammentazione del centrosinistra e dopo il vantaggio incamerato nel primo turno (5.681 voti pari al 37,2%), auspicava la consacrazione nel turno di ballottaggio. Il responso delle urne è stato però un altro. L’imprenditore galatinese ha ottenuto 5.584 voti (pari al 48,07%) mantenendo il bacino di consenso maturato nella prima tornata, ma questo non è stato sufficiente a fronteggiare l’exploit di Marcello Amante verso il quale dovrebbero essere confluiti anche molti dei consensi dispersi tra i rivoli del centrosinistra frastagliato e la quota di indecisi che ha inteso non far propendere l’ago della bilancia verso il centrodestra.            

Al primo turno la frammentazione di voti e il proliferare di liste e candidati ha determinato l’inevitabile approdo al turno di ballottaggio per sancire la nomina del nuovo sindaco. E anche a Galatina, al secondo turno, non si è materializzato nessun apparentamento ufficiale. Oltre a De Pascalis e Amante, l’11 giugno erano scesi in campo per la carica di primo cittadino anche Paola Carrozzini, la candidata ufficiale sostenuta da Partito Democratico e dal liste civiche, Paolo Pulli (M5S), l’ex assessore e vicesindaco Roberta Forte, e Daniela Sindaco in rotta di collisione con il Pd e che da Noha si è presentata con sette liste di supporto. Il dato definitivo sull’affluenza registrato a Galatina parla di 11.899 votanti pari al 49,28%. 

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