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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Gallipoli

Barba si dimette, Fitto lo rimette in sella

Ore convulse per la crisi in Comune. Il sindaco pronto a lasciare, ma dopo l'incontro in mattinata con il coordinatore azzurro parte la "mediazione". Unica via d'uscita il rimpasto di Giunta

La lettera di dimissioni è già pronta. Anzi per la verità, era già pronta da questa mattina prima che il sindaco di Gallipoli, Vincenzo Barba, avesse un lungo faccia a faccia con il coordinatore regionale di Forza Italia, Raffale Fitto. Ora c'è un periodo breve, anzi brevissimo di attesa. Tempo massimo questa sera dopo l'ultimo tentativo di mediazione (suggerito dallo stesso Fitto) con i consiglieri di maggioranza e soprattutto con i cinque dissidenti che non hanno permesso l'approvazione del bilancio comunale in prima battuta.

La crisi amministrativa di Gallipoli è ormai giunta ad un bivio definitivo. Entro il 23 maggio prossimo scade il termine ultimo concesso dalla Prefettura, su input anche del ministero dell'Interno, per riportare in aula il documento contabile 2007 e approvarlo. Altrimenti arriva lo scioglimento immediato del Consiglio comunale e la nomina del commissario prefettizio che dovrà traghettare la gestione amministrativa del Comune fino alle prossime elezioni. Ma lo stesso primo cittadino è sembrato in questi giorni pessimista sulla possibilità di poter ricucire lo strappo con i consiglieri comunali che lo hanno pesantemente contrastato. Tant'é che senza attendere una nuova prova d'appello (e con il rischio concreto di nuova bocciatura) per l'approvazione del Bilancio, Barba aveva già maturato, seppur a malincuore, di gettare la spugna.

A malincuore, ma anche coerentemente con la sua impostazione della prima ora: "I consiglieri comunali non possono condizionare la mia impostazione morale e le mie prerogative amministrative" aveva detto in tempi non sospetti il sindaco di Gallipoli. Che ribadisce: "Ho deciso di puntare su una giunta tecnica libera dai condizionamenti dei partiti per dare maggior qualità alle scelte progettuali per la crescita di questa nostra amata città. Ora sono pronto a parlare e rivedere quelle scelte con i partiti, ma mai accetterò ricatti di nessuna natura e soprattutto legati a soddisfare pretese personalistiche dei singoli. L'unico interesse che io perseguo è quello per Gallipoli e per i bisogni dei suoi cittadini". Messaggio più che eloquente: sediamoci e ragioniamo sulle questioni importanti e rivediamo la giunta comunale con più peso politico. Ma attenzione a non alzare troppo il prezzo della "contrattazione" politica perché Barba, parafrasando l'ex presidente della Repubblica, Scalfaro è già pronto a dire: "Io non ci sto".

Il tutto si deciderà in queste convulse ore per il sindaco Barba e la sua maggioranza. Unica via d'uscita al momento sembra il rimpasto di Giunta richiesto a gran voce in particolar modo dai dissidenti (Coppola, Errico, Abate, Solidoro e Padovano) e che il primo cittadino è pronto a concedere, ma non in toto. Barba vorrebbe conservare qualche suo esponete di fiducia in seno all'esecutivo e quindi salvaguardare le sue prerogative, e concertare con i partiti gli altri avvicendamenti. Il faccia a faccia di stasera sarà quello decisivo, altrimenti si va tutti a casa.

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