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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Basta bivacco vicino alle chiese e niente più lavavetri

Due ordinanze anti bivacco sui sagrati delle chiese nel centro storico e a ridosso dei monumenti di Lecce e stop all'accattonaggio molesto e ai lavavetri agli incroci delle strade e sotto i semafori

Basta al bivacco sui sagrati delle chiese nel centro storico e a ridosso dei monumenti di Lecce. Stop all'accattonaggio molesto e ai lavavetri agli incroci delle strade e sotto i semafori. Giro di vite da parte dell'amministrazione comunale con due ordinanze rese già esecutive dalla firma del sindaco Paolo Perrone, che prende al volo il decreto Maroni sull'assegnazione ai sindaci di più poteri per "difendere l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana" (https://www.interno.it/mininterno/site/it/sezioni/sala_stampa/speciali/Pacchetto_sicurezza/index.html). Ai sindaci, in altre parole, è consentito di emanare ordinanze in materie che erano di competenza statale, relativamente a incolumità pubblica e sicurezza urbana. "Non si tratta di lanciare un segnale coercitivo - mette le mani avanti il primo cittadino - ma intendiamo invece applicare la legge per proteggere la nostra città e i cittadini, a prescindere dal decreto Maroni, che ci ha comunque dato una mano".

Tutto parte dalle lamentele di numerosi cittadini che avrebbero segnalato numerosi casi di accattonaggio compiuto con l'utilizzo di bambini e animali domestici tenuti in evidente condizioni di sofferenza e debilitazione, ma anche infastiditi dall'occupazione di strade e piazze soprattutto nel centro storico. Va da sé che le lagnanze più frequenti sono rivolte nei confronti dei lavavetri e di coloro che sotto i semafori degli incroci più trafficati vendono fazzolettini e accendini. Da oggi tutto questo, a Lecce, è vietato. Prevista per i trasgressori una sanzione che va da 25 euro a 500 euro e la confisca del guadagno dell'attività di lavare vetri alle auto e dell'attrezzatura utilizzata, spugne, acqua insaponata e quant'altro, fazzoletti di carta e accendini per gli altri.

L'altra ordinanza mira contrastare il bivacco nel centro storico. L'usanza di radunarsi sui sagrati delle chiese e nei pressi dei monumenti per bere birra e magiare panini senza preoccuparsi poi di depositare negli appositi cestini i resti dello spuntino, lattine a bottiglie. "Non è più ammissibile - spiega Perrone - imbrattare con gli spray i muri dei palazzi, o bivaccare vicino le chiese senza poi preoccuparsi di ripulire il luogo in cui sé stati. Lecce è una città votata al turismo e per questo va tutelata, così come va garantita serenità a chi vi abita". Questi pertanto i divieti imposti dalla nuova ordinanza: occupare i monumenti ed i luoghi destinati al culto come luogo di intrattenimento, ama anche affiggere volantini sui monumenti, sulle chiese, sigli alberi e sui cartelli stradali; così come è ovviamente vietato imbrattare e danneggiare con scritte, disegni i monumenti e i palazzi con particolare riferimento a quelli di interesse storico e artistico.

Oltre ai controlli da parte delle forze dell'ordine in genere, poliziotti di quartiere, per esempio, vigileranno gli agenti della municipale, i primi deputati a far rispettare le due nuove ordinanze comunali. C'è da capire come tutto questo sarà possibile se il corpo di polizia municipale conta attualmente circa 130 addetti.

"Davanti alle quotidiane segnalazioni dei cittadini era necessario dare una risposta - si legge in un comunicato a firma di Pierpaolo Signor e Giuseppe Tamborrin, rispettivamente capogruppo "La Città" in consiglio comunale e coordinatore cittadino - ecco perché plaudiamo contemporaneamente all'iniziativa del Governo, a monte, di concedere ai primi cittadini poteri più incisivi per contrastare l'insicurezza e il degrado urbano, e all'opportunità immediatamente colta a valle dal Comune di Lecce con le due ordinanze presentate dal sindaco, Paolo Perrone, e dal consigliere delegato alla Sicurezza, Luigi Coclite. Noi de "La Città - Progetto per il Salento" abbiamo sempre pensato che la sicurezza non fosse un tema declinabile solo su base nazionale, e per questo ne abbiamo fatto un punto cardine del nostro programma. Oggi quell'impegno trova concreta e puntuale applicazione: il prevedibile favore con cui sono state accolte dai cittadini le due ordinanze rappresenta un ulteriore motivo di soddisfazione".

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