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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Bei in solitaria sul gasdotto Tap: anche il sindaco Potì diserta l'incontro

L'invito era per questa mattina presso Palazzo Adorno ma il primo cittadino ha rilanciato chiedendo un confronto della Banca con i cittadini sul territorio di Melendugno

LECCE - L’incontro tra le istituzioni, privati cittadini ed i rappresentanti della Banca europea per gli investimenti (Bei) è stato nuovamente disertato: i rappresentanti della Bei si sono riuniti da soli presso Palazzo Adorno, in una sala messa a disposizione dalla Provincia di Lecce, per discutere, presumibilmente, del finanziamento di 1 milione e mezzo di euro da accordare al gasdotto Tap.

I funzionari della banca, lo ricordiamo, intendevano ascoltare e capire le istanze dei rappresentanti del territorio riguardo al progetto, e chiarire il ruolo della Bei quale possibile finanziatore. L’incontro non sarebbe servito, però, ad intraprendere una trattativa sul gasdotto, come precisato in una nota: “La Banca non ha titolo per negoziare nulla in merito al progetto o alle rimostranze individuali delle parti interessate”.

Ad ogni buon conto, chiarita la natura e lo spirito dell’invito, non si è presentato nessuno: il presidente della Provincia, Antonio Gabellone, era contemporaneamente impegnato in un’altra riunione sui problemi dell’edilizia scolastica mentre l’agguerrito sindaco di Melendugno, Marco Potì, granitico sulle sue posizioni di contrasto alla realizzazione dell’infrastruttura, ha risposto inviando una lettera ai rappresentanti di Bruxelles.

Il primo cittadino ha sostanzialmente stigmatizzato la “tardività di un incontro orientato al mero ascolto di quanto già dettagliatamente e approfonditamente esposto nell’ambito delle segnalazioni al Complain Mechanism, tutte ignorate sinora, al punto che, nel mese di febbraio 2018, la Bei ha valutato di stanziare finanziamenti rilevanti in favore del progetto Tap”.

“La cittadinanza di Melendugno ha tentato di segnalare alla vostra istituzione, infruttuosamente, le proprie preoccupazioni e le gravi evidenze emerse a seguito di perizie di tecnici ed esperti, in merito alla pericolosità dell’opera, alla mancata applicazione della legge Seveso, alle numerose criticità di natura economica, sociale, ambientale e sanitaria legate al progetto Tap”, scrive ancora il sindaco.

Potì nella lettera sollecita anche una tempestiva risposta a tali a segnalazioni, “in linea con le procedure operative del Complain Mechanism, capitolo 6, laddove è previsto che le attività di indagine, confronto e consultazione siano poste in essere nella fase preliminare alla valutazione di finanziabilità”.  

Il sindaco ha quindi formulato una controproposta, invitando i funzionari della Bei a tenere un incontro “aperto e costruttivo” sul territorio interessato: ovvero Melendugno.

“L’incontro seguirà un ordine del giorno proposto dagli stessi cittadini e avrà per oggetto tutte le criticità e le problematiche che non solo preoccupano la popolazione, ma che è vostro obbligo acquisire e discutere approfonditamente”, si legge nella lettera.

L’invito prevede anche un luogo e una data: la sala Consiliare del Comune di Melendugno, nella prima settimana di luglio.

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