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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Bellanova: “Al sindaco nessuna richiesta di postazioni, ma contributi e stimoli”

Politica nazionale e locale, populismi e partecipazione. E un monito al centrodestra: “Per amore della città, sia responsabile”

LECCE – Il Pd si ritrova dopo una settimana particolare, scandita da una parte dal contributo alla vittoria storica alle amministrative di Lecce, dall’altra dall’addio, peraltro largamente annunciato, dell’ex segretario provinciale, Salvatore Piconese, che ha aderito insieme ad altri dirigenti e amministratori locali ad Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista. Presente all’incontro anche la vice ministro allo Sviluppo Economico, Teresa Bellanova che, a chiusura dei lavori, ha risposto ad alcune domande.

Volti distesi dopo un lungo periodo di sofferenza. Restano le divergenze tra le tre mozioni congressuali, ma questa volta il percorso è costruttivo?

Rimangono le differenze politiche che devono essere la ricchezza di un partito, sono andate via le ostilità, le dichiarazioni di guerra e oggi si ricomincia con una risposta molto forte da tutta la provincia: tantissimi i circoli presenti, sindaci e consiglieri comunali, militanti che hanno voglia di un partito che discute dei problemi, che si impegna a costruire un futuro anche per il nostro territorio. Non abbiamo né tempo né voglia di polemizzare, a chi è andato via abbiamo detto buona vita, a questo punto smettetela di parlare di noi e se ne avete la capacità parlate del vostro progetto. Noi siamo impegnati a dare un governo di centrosinistra alle nostre comunità e al nostro paese, siamo impegnati sul programma, a far conoscere le tante cose buone che abbiamo fatto e a migliorare ciò che è stato fatto. Vogliamo impedire che il peggiore populismo vada al governo, parlo di coloro che in piazza parlano di diritti, ma poi in parlamento votano contro le dimissioni in bianco, contro i diritti civili, contro la legge sul caporalato, contro lo ius soli, contro tutto quello che attiene ai valori fondanti del centrosinistra. E vogliamo naturalmente evitare che la peggiore destra capeggiata da Salvini e forze davvero reazionarie possano essere il futuro politico e amministrativo dell’Italia.

A Lecce il Pd ha perso ancora terreno rispetto al dato già preoccupante del 2012.

Io non voglio dire, a titolo di attenuante, che ci sono stati nostri candidati anche nelle liste di riferimento del sindaco. Guardo in faccia la realtà e dico che dobbiamo lavorare di più e meglio, in tutti gli angoli della città e radicare la nostra presenza. Ma questo risultato dice anche che noi siamo fondamentali. Io l’ho detto a tutti i nostri militanti: Carlo Salvemini non si deve aspettare contrattazione, richieste di postazioni, ma contributi e stimoli e capacità di tessere le alleanze che devono rafforzare sempre più il suo programma di governo.

Il centrodestra leccese pare intenzionato a condizionare la vita e la durata dell’amministrazione Salvemini

Non è facile, governare di per sé non lo è. Sappiamo le criticità che si porta dietro questo risultato ma il centrodestra, se ha un poco di amore per questa città, sa che deve contribuire nella propria autonomia e consentire a chi ha avuto un largo consenso dai cittadini, come il sindaco Carlo Salvemini, di portare avanti il programma di governo, di dare a questa comunità le risposte che da tempo aspetta e la cui soluzione non è stata individuata nel candidato del centrodestra.

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