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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Biomasse a Cavallino, arriva il no della Regione: impianto troppo vicino all'abitato

Il dirigente del Servizio energia della Regione Puglia ha respinto la richiesta di Autorizzazione unica avanzata dalla società "Tg Energie rinnovabili srl" per la costruzione di un impianto fra Cavallino e San Donato di Lecce

 

BARI - Il dirigente del Servizio energia della Regione Puglia ha respinto la richiesta di Autorizzazione unica avanzata dalla società “Tg Energie rinnovabili srl” per la costruzione di un impianto a biomasse da 37 Mw in località Masseria Guarini, a Cavallino, al confine con di San Donato di Lecce. La nota protocollata è la numero 2360 di oggi, 14 marzo 2012.

“Si conclude così un complesso iter istruttorio che aveva portato, il 26 gennaio scorso al preavviso di diniego all’Autorizzazione unica, al quale Tg Energie aveva replicato”- dichiara il vicepresidente della Regione Puglia, Loredana Capone.

“Personalmente ho sempre ribadito la mia contrarietà ai grandi impianti, particolarmente invasivi per il territorio - continua – e ora giunge la definizione istruttoria dell’ufficio che conferma l’incompatibilità dell’impianto con il luogo individuato”.

“E’ evidente che, con il supporto di Arpa Puglia e del Servizio ecologia, sono state valutate tutte le osservazioni proposte da Tg Energie - dichiara la vicepresidente Loredana Capone -, ma le controdeduzioni della società non sono state ritenute sufficienti a rimuovere i motivi ostativi rappresentati dagli uffici regionali”.

Per quel che attiene le distanze del sito di ubicazione dell’impianto rispetto alle aree non idonee all’insediamento di impianti alimentati da fonti rinnovabili, la società ha fornito una serie di misure nell’ordine di 1 chilometro, rendono noto dalla Regione con una nota stampa, mentre sulla base della documentazione prodotta dal Comune di San Donato di Lecce, l’area urbana edificabile dista 980 metri dal sito individuato.

Altre criticità rilevate dall'Ufficio energia riguardano l’area dove dovrebbe sorgere l’impianto che, per la vicinanza di due impianti di trattamento rifiuti (biostabilizzatore e Cdr) potrebbe entrare in contrasto con il Piano regionale di qualità dell’aria. Infine, nelle controdeduzioni presentate all’Ufficio,Tg Energia non fornirebbe alcuna informazione sulla composizione merceologica del combustibile (olio di jatropha) da utilizzare nell’impianto, rendendo impossibile stabilire le caratteristiche di pericolosità.

“La Regione Puglia non avrebbe lasciato che sulla questione si pronunciasse un commissario ad acta e così è stato” dichiara la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone -;  riteniamo che le ragioni dello sviluppo debbano essere sempre compatibili con quelle dell’ambiente e abbiamo fiducia nella serietà degli uffici e degli organi preposti alla tutela della salute”. 

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