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Apl, Buccoliero non svolta a destra: "Da soli o dall'altra parte"

Il leader di Moderati e popolari prende le distanze dall'esito dell'incontro tra Pagliaro e i vertici del Pdl. Per la convention del 21 gennaio si profila un serrato confronto politico. Rischio spaccatura?

LECCE - Secondo uno schema tipico della prima repubblica, la convention di Alleanza per il Salento - in programma il 21 gennaio - potrebbe trasformarsi nel più acceso dei congressi, con un eventuale rischio spaccatura a soli sette mesi dal patto fondativo della federazione delle liste autonomiste. Antonio Buccoliero, leader dei Moderati e popolari - una delle liste di Apl - ha preso infatto le distanze dall'incontro di ieri tra il presidente di Apl, Paolo Pagliaro, e Franco Ruggiero, segretario politico del Movimento Regione Salento con Saverio Congedo e Cosimo Gallo del Pdl.

"La freschezza di un progetto - scrive Buccoliero in un comunicato - non può essere contaminata da accordi con forze politiche che hanno già dimostrato inaffidabilità nei confronti degli alleati. L’esperienza ci consente di non commettere sempre gli stessi errori. Per questo motivo credo e resto fermo sulla mia posizione di terzietà della proposta politica di ApL che non deve contaminarsi con nessuna delle coalizioni classiche, centrodestra o centrosinistra". L'esponente di Moderati e popolari annuncia quindi "battaglia" politica per la convention del 21 in un albergo cittadino, dove dirigenti, militanti e simpatizzanti si ritroveranno - scheda alla mano - per stabilire quale sarà l'opzione politica prevalente: corsa solitaria, accordo con il centrodestra (ma con primarie), ruolo da protagonista nel Terzo polo, con Fli e Udc (la consultazione proseguirà il 22 e il 23 ci sarà la conferenza stampa con la comunicazione dei . 

Al momento quella dell'intesa politica con la maggioranza di Palazzo Carafa resta la strada privilegiata: all'interno della federazione sono diverse le figure che lavorano in questa direzione, da Franco De Iaco ad Alfredo Pagliaro, assessore della giunta Perrone. Larga convergenza torverebbe l'ipotesi di far parte dell'alternativa ai due schieramenti principali (anche perchè non escluderebbe un patto elettorale o anche una mera desistenza per il secondo turno), ma l'atteggiamento dilatorio dell'Udc - che ancora non ha pronunciato una parola definitiva sulla propria strategia -, rischia di depotenziare il peso elettorale del Terzo polo. Piuttosto scolastica, invece, l'opzione che vede Apl correre in beata solitudine.

In attesa del confronto politico Buccoliero sempre puntare i piedi, ribadendo di essere da sempre sostenitore della necessità di un radicale cambiamento in città: "I tempi si restringono e bisogna agire. Nella convention di fine gennaio porterò con me il pensiero prevalente del mio gruppo – continua Buccoliero - che è per una corsa in città da soli, senza quegli alleati che hanno determinato le scelte infelici del filobus, dei palazzi di via Brenta, dei Boc e chi più ne ha più ne metta. Netta divaricazione con il passato. Scelte nette e risolute distanze. Se questo non sarà possibile cercherò di far comprendere che allora, se coalizione dovrà essere scelta, si dovrà scegliere quella che garantisca l’alternanza ed il cambiamento".

L'alternativa, insomma, è chiara: da soli o, al massimo, con il centrosinistra. Una posizione che non soprende Paolo Pagliaro, presidente della federazione, che si è detto comunque sicuro del fatto che Buccoliero "avendo siglato un libero patto d'onore, si atterrà all'esito della consultazione qualunque esso sia". 

 

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