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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Caos primarie, le reazioni. Piconese: "Andiamo avanti". Forza Italia: "Ipocriti"

Il caos di oggi sta già generando reazioni differenti nel Salento. Il segretario provinciale del Pd, Salvatore Piconese: "Le primarie si faranno". Il consigliere regionale Luigi Mazzei: "E' la sola gestione del potere che interessa al centrosinistra". Congedo: "Uno spettacolo indecente"

LECCE – Il caos di oggi sta già generando reazioni differenti nel Salento. “Le primarie si devono fare e si faranno, perché è il nostro popolo, fatto di uomini donne e giovani, che le vuole”, tuona il segretario provinciale del Pd, Salvatore Piconese. “La nostra gente vuole partecipare a un processo democratico e libero per la scelta del candidato presidente del centrosinistra alle elezioni regionali 2015”.

“Il lavoro svolto, da tante e tanti, con grande passione in queste settimane continuerà anche nelle prossime ore in ogni città e in ogni sede, per consentire la più ampia partecipazione al voto di domenica 30 novembre. Auspico, pertanto – conclude -, un rapido chiarimento a livello regionale, affinché quella che dovrebbe essere un festa di popolo non si trasformi in una sterile e strumentale lotta personale per la presa del potere”.

Di tenore ovviamente opposto le considerazioni nel centrodestra, dove il consigliere regionale di Forza Italia, Luigi Mazzei, che parla di ipocrisia nel centrosinistra. “Fino ad oggi abbiamo dovuto assistere a lezioni di democrazia interna ed esterna da parte di Sel e Pd che ci hanno raccontato la storia del coinvolgimento e della partecipazione”, esordisce. “Oggi quella facciata d’ipocrisia cade e scopriamo ancora una volta che è la sola gestione del potere che interessa al centrosinistra, è la sola gestione del potere che orienta il loro ago della bussola”.

“Immaginiamoci cosa accadrebbe se Michele Emiliano sostituisse Nichi Vendola alla guida della Regione Puglia: ogni giorno ci sarebbero liti, ripicche e balli della quadriglia. L'ex sindaco di Bari non ha il dialogo nel suo Dna – sostiene Mazzei - e non comprende che in politica senza confronto e senza mediazione non si va da nessuna parte”.

“Si archivia l'esperienza Vendola nel peggiore dei modi: è ufficiale lo sconfessamento del suo governo da parte di tutte le forze politiche, anche di quelle che ob torto collo e solo per amore del potere e delle poltrone gli sono state accanto”, conclude.

Le parole con cui il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha liquidato, di fatto, le primarie del centrosinistra in programma domenica, inducono poi il vice presidente vicario del gruppo Pdl-Fi alla Regione Puglia, Erio Congedo a usare toni molto critici nei confronti del centrosinistra pugliese.

“Al netto della distanza politica che mi divide dal centrosinistra - attacca - credo che questo sia oggettivamente uno spettacolo indecente sulla pelle dei pugliesi. Da mesi la Regione Puglia e molti dei temi amministrativi sono piegati alle logiche di coalizione e, a dire il vero, pensavamo di aver già toccato il fondo con la consuetudine consolidata di trasformare gli assessorati in comitati elettorali”.

“Oggi siamo scesi ancora più in basso e l’istituzione, di fatto, è diventata un ring in cui finiscono mortificati la politica, le questioni reali di questa regione e soprattutto gli interessi e i bisogni dei cittadini pugliesi. Le parole di Vendola certificano inequivocabilmente - conclude - la fine ingloriosa di una stagione di governo”. 

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