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Caos rifiuti, Pdl chiede le dimissioni dell'assessore

Dopo il sequestro del Noe di mezzi e materiale depositato per strada, la minoranza torna alla carica del sindaco Romano: "Preoccupa che non sia al corrente di quanto accade sul suo territorio".

ALEZIO - A pochi giorni dal sequestro preventivo nella zona artigianale di Alezio (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=28285 ), ad opera del Nucleo operativo ecologico, si aggiungono nuovi dettagli al contenzioso sul fronte ambientale tra l'amministrazione guidata da Vincenzo Romano e la minoranza del Pdl.

Nell'intervento del 17 giugno, i carabinieri hanno sequestrato su di un piazzale due autocarri adibiti alla raccolta di rifiuti differenziati, carichi di vetro e lattine di alluminio; un motocarro per la raccolta differenziata dei rifiuti, carico di vetro; due cassoni compattatori ricolmi di cartone, di carta e di plastica; tre cassoni contenenti rifiuti ingombranti, elettronici, ferrosi; un generatore elettrico in pessimo stato di conservazione; 5 metri cubi di rifiuti lignei riversati direttamente sulla pavimentazione stradale.

Non un fulmine a ciel sereno, secondo Cosimo Caroppo che, con i colleghi di partito Andrea Barone e Sandra D'Aprile aveva presentato un'interrogazione al sindaco, il 13 maggio, ottenendo risposta proprio nel giorno in cui i militari hanno effettuato il sequestro. La sollecitazione al primo cittadino, in verità, non era direttamente legata con quanto rinvenuto successivamente sull'area pubblica, ma prendeva spunto da un esposto presentato da un privato cittadino e, prima ancora, dalla protesta degli utenti della stazione ferroviaria di Alezio. Denuncia e lamentele, infatti, coincidevano nel segnalare la presenza di topi, di residui di rifiuti portati dal vento, di rumori fastidiosi in tutte le ore del giorno. Tanto che più di qualcuno ha pensato che ci fosse una vera e propria discarica in qualche capannone della zona.

Ci ha pensato la stessa ditta titolare dell'appalto per la raccolta dei rifiuti, una società cooperativa con sede a Perugia, a spiegare, con nota protocollata il 19 maggio anche al settore Ambiente della Provincia, che l'area presa in locazione da un privato a partire dall'11 di marzo serve solo "al fine di ricoverare i mezzi e le attrezzature, nonché a travasare dai mezzi satelliti a mezzi ad elevata capacità di carico, per poi conferire il materiale nei vari centri specializzati".

Intanto, nei giorni 21, 22, 24, 28 e 2 maggio - ha precisato il sindaco nella risposta all'interrogazione - la polizia municipale ha provato a fare dei sopralluoghi non potendo accedere all'area, fino al 5 maggio, quando gli agenti hanno verificato la presenza nel deposito di rifiuti differenziati all'interno di alcuni container, senza riscontrare materiale cosiddetto umido. I controlli si sono ripetuti il 9 ed infine il 12 dello stesso mese.

Ma è proprio la tempistica formalizzata nella risposta di Romano a non convincere i suoi oppositori politici: "E' quanto meno preoccupante - scrive in un comunicato Cosimo Caroppo - che un sindaco non sia al corrente di ciò che accade sul suo territorio, come appare preoccupante quanto dichiarato dallo stesso Romano ossia che le autorizzazioni in merito all'esercizio di deposito, stoccaggio, recupero sono di competenza della Provincia. Un modo come un altro per scaricare sugli altri le proprie responsabilità. Con grave ritardo (solo il 19 maggio 2011) il sindaco ha informato il settore Ambiente della Provincia di Lecce e la Procura della Repubblica".

L'opposizione ricorda le diverse segnalazioni fatte anche nel recente passato sulle criticità ambientali di Alezio (dal volantinaggio selvaggio alle centrali abusive e al monitoraggio dell'inquinamento elettromagnetico), per arrivare all'ultimo episodio, quello del sequestro. "Ancora oggi la zona artigianale, oltre al caso eclatante che ha visto il sequestro della discarica realizzata su suolo pubblico dalla ditta appaltatrice del servizio di raccolta differenziata, è cosparsa di rifiuti di ogni tipo, conseguenza di una situazione di disagio dovuta anche ai gravi ritardi accumulati dall'amministrazione Romano nell'assegnazione dei lotti artigianali".

Nel riparto delle responsabilità, secondo i consiglieri di minoranza, un ruolo di primo piano lo avrebbe l'assessore all'Ambiente, Salvatore Lagetto, scelto direttamente dal sindaco e non eletto dai cittadini. "Il gruppo consiliare del Pdl - si conclude la nota - torna a chiedere le dimissioni dell'assessore Lagetto, dimostratosi inadeguato ad assolvere ad un compito così serio e gravoso. La notizia del sequestro della discarica su suolo comunale, diffusa dai giornali e dalle tv locali, ha danneggiato gravemente l'immagine e l'economia del paese, un Comune che vuole affidare alle attività turistiche ed alla valorizzazione dei Beni Culturali le proprie speranze di sviluppo".

Caos rifiuti, Pdl chiede le dimissioni dell’assessore

Il testo dell'interrogazione della minoranza.

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