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Nel cantiere di via Taranto con cittadini e negozianti: Salvemini riparte dalla trincea

Tra i lavori in corso per la fibra ottica, il candidato della coalizione civico-progressista ha battuto una strada molto peculiare della città, sospesa tra passato e presente, tra centro e periferia

LECCE - Non nelle vie del centro moderno, non in un comitato elettorale. Dopo l'incontro al Parco di Belloluogo di domenica mattina, la prima tappa della campagna elettorale di Carlo Salvemini è iniziata dalla "trincea" di via Taranto, dove sono in corso in più tratti i lavori per la posa della fibra ottica necessaria a portare nella case e nelle attività commerciali la banda ultra veloce.

Si tratta di un cantiere che occupa una parte della sede stradale e che, insieme alla pessima abitudine del parcheggio in doppia fila, contribuisce a creare rallentamenti e code. Non un esordio facile, dunque, per l'ex sindaco, tra negozianti e residenti che sopportano i disagi, chiedono informazioni sui tempi, lamentano la concorrenza della grande e media distribuzione.

Questioni certo non nuove al candidato della coalizione civica e progressista che, nel suo anno e mezzo da sindaco, ha fatto i conti con le incombenze quotidiane dell'amministrazione della città.  Via Taranto è la colonna vertebrale di una zona urbana con le sue peculiarità, sospesa tra centro e periferia, tra passato e contemporaneità, con una popolazione composita integrata, oltre che dai residenti, da molti studenti e da famiglie di origine straniera. Una miscela di umanità che convive in maniera pacificia e che si manifesta nella varietà dei negozi e dei volti che si susseguono uno dopo l'altro. 

“Il commercio è un settore articolato, ricco, eterogeneo nella città di Lecce – ha detto Salvemini – In via Taranto siamo in una zona commerciale tra le più vivaci della città dove vivono tanti esercizi di vicinato che sono una ricchezza per la città. Sarà importante garantire in tutti i quartieri della città, con il Documento strategico del commercio che dovremo redigere, adeguata presenza di esercizi di vicinato, perché dove ci sono vetrine che si accendono c’è vita di relazione e questo è molto importante sotto molti punti di vista: economico, ma anche sociale”.

Con Salvemini c'erano Alessandro Delli Noci e alcuni dei candidati nelle liste della coalizione che questa volta parte unita sin dal primo turno - nella precedente tornata ci fu l'apparentamento prima del ballottaggio - e che cerca di convincere i leccesi ad avere un mandato pieno per governare senza le complicazioni dell'anatra zoppa che a gennaio hanno convinto Salvemini a rassegnare le dimissioni.

Il candidato sarà nel quartiere anche nel pomeriggio (17,30 in via Sozy Carafa), e domani (10,30 nei pressi della parrocchia di San Pio e 17,30 in viale dell'Università, angolo con via Birago). “La politica vive nelle strade, nei quartieri nelle piazze, vive nelle storie dei commercianti, dei residenti per cui essere qui è un atto dovuto, necessario, fondamentale per ascoltare parlare raccogliere suggerimenti e anche critiche – ha commentato Salvemini –. Avendo avuto il privilegio di rappresentare la città nei 18 mesi di governo, molte situazioni mi sono note, sono a conoscenza delle molte emergenze che il quartiere vive, anche quelle che naturalmente non si possono risolvere in 18 mesi. La città è matura consapevole del passaggio che stiamo vivendo, e del lavoro che abbiamo cominciato che occorre portare a termine. Da qui fino alla prima settimana di aprile andremo in tutte le aree che abbiamo individuato nel nuovo regolamento per i comitati di quartiere come presidi di comunità: quindi percorreremo dieci quartieri e quattro frazioni”.

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