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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Caro filobus da 21 milioni, "dimmi quando tu verrai"

Rotundo chiede per conto del centrosinistra a Palazzo Carafa la convocazione della Sgm. "Basta con lo scaricabarile. Quest'opera è brutta e costosa e non la volevamo, ma almeno diteci quando partirà"

Un'opera "costata oltre 21 milioni di euro", ricorda Antonio Rotundo, leader del centrosinistra a Palazzo Carafa. E che orami è diventata il quesito di tutti i leccesi, i quali da tempo si affacciano ai balconi o si guardano intorno camminando a piedi o procedendo sulle circonvallazioni in auto, e si chiedono: entrerà mai in funzione? Al centro della domanda, inutile dirlo, l'ormai famigerato filobus. Vicenda contorta e lunga, per la quale il consigliere comunale dell'Unione ora sbotta (ma non è neanche la prima volta): "Basta con i continui rinvii ed il gioco dello scaricabarile tra Comune ed Sgm. La città chiede tempi certi per l'attivazione del servizio". Insomma, prima Rotundo - con altri - ha combattuto contro il filobus, ma visto che la sua era una battaglia contro i mulini a vento (o meglio sarebbe dire, pali al vento), adesso chiede almeno una data certa sulla sua entrata in funzione. Facendosi interprete, e questo è certo, delle perplessità dei più, indipendentemente dalle preferenze politiche. "E' urgente convocare in Commissione traffico i vertici della società Sgm per affrontare il problema dell'attivazione del servizio del filobus e per chiedere in quella sede impegni certi e scadenze precise", sostiene Rotundo. E a tale proposito annuncia che il centrosinistra, nei prossimi giorni, chiederà al presidente Walter Liaci di convocare la Sgm a Palazzo Carafa.

Un fatto che "si rende necessario - spiega - per porre fine a quello che sembra un vero e proprio gioco delle parti tra Comune e società partecipata sulle responsabilità dei continui ritardi di un'opera che doveva essere completata sin dal giugno del 2007 e che si è trasformata, di rinvio in rinvio, in un cantiere infinito. Tutti ricordiamo i giri spot degli amministratori in campagna elettorale per comunicare alla città che si era alla vigilia della sua entrata in funzione. Poi, invece, di annuncio in annuncio, è cominciata una lunga telenovela che ha continuamente spostato in avanti la sua attivazione. Con il risultato che i lavori che secondo il capitolato d'appalto dovevano essere conclusi in 18 mesi sono durati oltre tre anni". Per Rotundo sarebbe tutto uno scaricabarile, in cui chiama in causa il sindaco Paolo Perrone ed il presidente della Sgm, il senatore di Forza Italia Cosimo Gallo. "Avete il dovere di dire alla città quando partirà il servizio del filobus. Si tratta dell'opera pubblica più costosa in assoluto della nostra città. Sono stati spesi 21 milioni di euro di soldi pubblici e sarebbe delittuoso farli diventare un gigantesco monumento allo spreco".

Secondo Rotundo si tratta di "un'infrastruttura che il centrosinistra in quel modo non avrebbe mai fatto. Lecce è stata deturpata, sfregiata, rovinata dal punto di vista estetico e dell'impatto visivo. Ma ora speriamo che questa opera brutta e antiestetica, ed anche pericolosa in alcuni tratti - aggiunge -, almeno funzioni. E' dal 1° agosto dell'anno scorso che la Giunta comunale ha affidato la gestione del servizio ad Sgm ed ora, dopo oltre 6 mesi di tempo, apprendiamo che la società non ha ancora nominato il direttore d'esercizio abilitato al servizio filoviario senza il quale il filobus non può partire. Un ritardo inspiegabile e inaccettabile", conclude Rotundo, chiedendo al sindaco "una forte assunzione di responsabilità ed una road map che metta nera su bianco impegni e scadenze".

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