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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Caroppo respinge il processo: "Lega non è il capro espiatorio di 15 anni di sconfitte"

Il segretario regionale interviene nel teso dibattito nel centrodestra dopo la vittoria del candidato del centrosinistra alle elezioni provinciali

LECCE – La Lega non accetta di sedersi a un tavolo di confronto nella posizione di indiziato di turno. In altre parole, le accuse mosse da Direzione Italia di aver favorito la vittoria del candidato del centrosinistra alle elezioni provinciali devono essere archiviate.

Così esordisce il segretario regionale della Lega, Andrea Caroppo, in una sua nota stampa. La sconfitta di Gianni Marra è stata così ampia, ha detto, che non è possibile puntare il dito contro una forza politica in particolare.

Caroppo non solo respinge le accuse, ma rilancia il pallone della responsabilità nella metà campo di Direzione Italia: “Nella individuazione del candidato Presidente della Provincia di Lecce, la Lega, a differenza degli altri, non ha posto alcun veto, ha rinunciato al suo candidato e si è detta sempre disposta a sostenere qualunque nome purché condiviso almeno dai partiti che fanno parte della coalizione, cosa che ha fatto. L’atteggiamento costruttivo e collaborativo della Lega, dunque, oggi non può essere messo in discussione da chi è all’evidente ricerca solo di un capro espiatorio che nasconda responsabilità complessive, diffuse e soprattutto croniche, che, non da oggi, ma da 15 anni, hanno portato il centrodestra pugliese a perdere tutto ciò che si può perdere, dalla Regione, ai comuni capoluogo alla stragrande maggioranza delle amministrazioni locali”.

“Perché la coalizione di centrodestra stia in piedi con profitto occorre - conclude Caroppo - recuperare questa consapevolezza oltre che il garbo politico-istituzionale che mi pare qualcuno nelle ultime ore abbia smarrito”.

E, dopo le precisazioni di Tondo e Gabellone, è arrivata la contro replica di Giordana Guerrieri. Proclamata consigliera comunale a Lecce dopo le dimissioni di Monosi (in quanto in posizione utile nella lista di Direzione Italia), ha comunicato la volontà di passare nel gruppo misto in attesa della nascita del gruppo della Lega a Palazzo Carafa. Tondo e Gabellone hanno fatto notare che Guerrieri, una volta eletta, non ha mai aderito a Direzione Italia e non ha mai partecipato, né prima né dopo il suo ritorno in consiglio agli incontri del gruppo, facendo peraltro attivamente campagna elettorale per Marti alle elezioni politiche del marzo scorso.

“Ieri ho comunicato ufficialmente la mia posizione - ha nuovamente spiegato la consigliera - essendomi candidata con Direzione Italia, ma non essendo entrata subito in Consiglio: oggi passo nel gruppo misto e poi con il gruppo della Lega che verrà costituito a breve. Nel periodo in cui non ero in consiglio comunale, avvicinandomi da cittadina alla Lega non era tenuta a comunicarlo. Ora che sono tornata a rivestire il ruolo di consigliera mi sembrava un gesto di chiarezza verso l’elettorato e di trasparenza spiegare qual era la mia posizione. Ho espresso solo le mie idee politiche. Inoltre, ho testimoniato che il senatore Marti mi ha dato l’indicazione di votare Marra, al contrario di quello che si dice. Per quanto riguarda le accuse di ‘livello politico basso’, vorrei dire invece che io mi occupo di fare vera politica: quella ‘dal basso’, a fianco delle persone e sul territorio”.

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