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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Via Pozzuolo

Incontro di Casa Pound, è di nuovo scontro tra la forze politiche

Presso la struttura della IV circoscrizione un incontro su centri sociali diurni e disabilità. La rete antifascista sarà in piazza ma Tundo, Pdl, liquida le proteste: "La sinistra non digerisce la sfida sui temi sociali"

LECCE - L'appuntamento è per domani alle 17, presso chiesetta Balsamo di via Pozzuolo, già sede di rappresentanza della IV circoscrizione (Rudiae-Ferrovia). I giovani di estrema destra, aderenti a Casa  Pound e Blocco studentesco, hanno organizzato un incontro su "I centri residenziali diurni e l'integrazione sociale dei diversamente abili" al quale prenderà parte il consigliere comunale, con delega ai servizi sociali, Roberto Martella. Fatto che di per sè provoca il malcontento delle forze politiche di opposizione, per le quali un amministratore non dovrebbe avallare a prescindere le iniziative di gruppi di ispirazione neofascista. 

Così, si è scatenato il solito turbine di polemiche: Roberto Tundo, dell'esecutivo regionale del Pdl,  ritiene che gli avversari politici non accettino, in realtà, l'invasione di campo: "Quello che a sinistra non riescono a digerire è la sfida che ragazzi di destra lanciano proprio sul tema della socialità. Non si spiega altrimenti, tanta irritazione. Da sinistra si censura a priori una manifestazione, violando lo spirito della Costituzione italiana che proprio al primo articolo recita che "L'Italia è una Repubblica democratica...". E, invitando l'opposizione a guardare in casa propria, Tundo conclude con l'invito ad essere meno accondiscendente con i giovani del collettivo antifascista leccese che non a caso hanno scelto come sigla il nome Caos.

I sostenitori del no all'iniziativa - Coordinamento antifascista in testa - spiegano le ragioni della propria posizione, annunciando un presidio antifascista che scatterà un'ora prima dell'incontro, alle 16. "Strumentalizzare per ragioni elettoralistiche e di gestione di risorse pubbliche la delicata questione delle disabilità, accreditare una funzione sociale a quanti si ispirano allo squadrismo mussoliniano, questo è quello che fa l’amministrazione comunale di Lecce senza alcuna vergogna. La Costituzione repubblicana vieta espressamente la ricostituzione di movimenti e partiti fascisti. La città deve reagire alla ripresa del neofascismo ambiguo e aggressivo, comunque mascherato e istituzionalmente tollerato e coperto".

antifascisti-3Rincara la dose Rifondazione comunista ricordando agli esponeti del centro-destra che si sono spesi in queste ore a difesa dell'incontro pubblico, che nella versione ufficiale il regime fascista considerava "i minorati psico fisici come una vergogna per la razza". Si rivolge direttamente al presidente della IV circoscrizione, Carmelo Isola, il consigliere del quartiere Mirko Zacheo, del Pd. L'esponente democratico si chiede "come mai ad un'associazione di estrema destra venga concesso l'utilizzo di una struttura pubblica, sulla quale oltretutto gravano una serie di problemi di agibilità. Mi chiedo se tale disponibilità e aiuti verrebbero concessi anche ad associazioni di sinistra.

"Il punto vero - conclude Zacheo - è che le associazioni che operano nel sociale e che fanno volontariato reale, per i cittadini, non fanno politica attiva. A maggior ragione quando si tratta di associazioni che inneggiano a idee e proclami che, oltre a richiamare un passato che mai potrà tornare se non altro per il danno causato alla nostra nazione, continuano ad essere espressamente vietati dalla Costituzione Italiana".

Saverio Congedo, consigliere regionale del Pdl, parla di “una sinistra intollerante e a corto di argomenti” che “ripropone il solito disco rotto sul rischio per la libertà e per democrazia per l’incontro organizzato dall’associazione Casa Pound. Un copia e incolla di dichiarazioni trite e ritrite che testimoniano pregiudizio ed un vuoto di idee spinto sino alla pretesa, questa si antidemocratica, di impedire il diritto costituzionale alla libera espressione. E’ sconfortante che a scatenare questo spettacolo sia un confronto su un tema che riguarda le fasce più disagiate e deboli della società, peraltro alla presenza di rappresentanti istituzionali come il consigliere comunale Roberto Martella – conclude - da sempre impegnato sui questi temi”.

“Perché non essere propositivi, invece di demolire quanto viene avanzato dagli altri?”, si chiede poi il consigliere comunale di Lecce, Damiano D’Autilia. “Come potrebbe l’amministrazione comunale negare l’accesso o vietare all’associazionismo di proporre e concretizzare iniziative, soprattutto se a sfondo sociale? Ritengo inutile il polverone alzato in merito all’incontro che intende puntare l’attenzione sui temi dei centri residenziali diurni e dell’integrazione sociale dei diversamente abili. Sterile, perché invece di proporre qualcosa di altrettanto costruttivo, i detrattori di CasaPound si limitano a protestare a qualche metro di distanza”.

“Se anche il coordinamento in questione avesse la voglia di avanzare proposte, certamente l’amministrazione comunale le accetterebbe di buon grado e per queste metterebbe a disposizione gli spazi più adeguati”.

“Ricordo le iniziative che CasaPound ha lanciato e che hanno riguardato il mutuo sociale o la condizione delle madri – prosegue -, le azioni volte ai ceti più deboli e ai bambini disagiati. Ora, abbandoniamo i preconcetti e gli slogan politici. Quando qualcuno fa qualcosa di buono per la comunità, è sempre accetto. L’importante è agire, proporre, promuovere. Nel caso del coordinamento antifascista, l’unica proposta che ho visto è stata quella di una protesta che, sinceramente, non credo possa portare chissà quale utilità alla comunità leccese”.  

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