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"Che fine ha fatto il Museo della Cartapesta?"

I Socialpopolari portano alla luce un vecchio progetto: "Sembra che vi fosse stato un cofinanziamento del Banco di Napoli per una somma pari a 120 milioni di vecchie lire. Ma non s'è saputo più nulla"

Mario De Cristofaro ha tirato fuori questa vicenda in un recente confronto televisivo. I Socialpopolari si chiedono che fine abbia fatto il Museo della Cartapesta. A spiegare le ragioni della questione, Ivan Sergi, candidato al consiglio comunale: "Navigando nel mondo di Internet ho notato, con sommo sconcerto, che in conferenza stampa del 14 aprile 2007, il candidato sindaco Paolo Perrone aveva annunciato "coram populo": ‘ riporteremo alla luce i nostri gioielli dando loro un contenuto come centri di aggregazione o museali e mettendoli a disposizione della società leccese' (confrontare: https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=1129). E di seguito illustrando pomposamente i progetti in corso o da definire, alcuni finanziati, tra i quali addirittura il museo delle Ferrovie, indicando le rispettive fonti di finanziamento reperite".

"C'è però un altro progetto - prosegue il candidato - del quale si sono perse le tracce: della cartapesta. Il sindaco uscente, Adriana Poli Bortone, pur nel lontano passato firmataria di un progetto di legge alla Camera dei deputati numero 1010 del 17 maggio 1996, oltre all'apposizione del vincolo su beni in cartapesta richiedeva ed auspicava ‘di intervenire a progetti organici per tutelare, recuperare e inventariare tale patrimonio'. Sembrava che tale auspicio potesse divenire realtà - dice ancora Sergi - allorché la stessa Poli aveva interessato la Giunta comunale che con delibera numero 244 del 18 marzo 2002 aveva individuato ‘le professionalità preposte ad avviare la fase costitutiva volta alla definizione e completamento del progetto museale'".

"Nello stesso periodo - continua - pare fossero stati iscritte in Bilancio le prime risorse finanziarie come cofinanziamento della Fondazione del Banco di Napoli per una somma vicina ai 120 milioni di lire. In data 25 maggio 2006, sul portale Sudnews.it si apprendeva che la stessa Poli aveva annunciato che ‘si stava procedendo alla realizzazione del Museo della cartapesta destinato al secondo piano del Castello di Carlo V'". In data 21 dicembre 2005, infatti, come letto sul sito web del Comune, proprio in quell'ala del castello ‘si inaugurava con una Mostra il primo nucleo di quel Museo della Cartapesta da tempo vagheggiato e che oggi, grazie alla forte determinazione del sindaco Poli Bortone potrà finalmente essere realizzato in tempi brevi'. Non resta che chiedersi: perché non si parla più del Museo della Cartapesta? Che fine hanno fatto quei finanziamenti ricevuti?"

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