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Cifre e termini dell'accordo per lo stadio: "Leggende metropolitane"

Il capogruppo di Lecce Città Pubblica, Gabriele Molendini, grande tifoso della squadra di calcio, fa chiarezza sui temi emersi nelle ultime settimane

LECCE – Tra il Lecce e il Comune di Lecce non vi è alcuna contrapposizione, anche se è venuto il momento di sopire quelle voci che, obliquamente, creano malumori e dissidi: “Si lavorerà a braccetto di comune accordo tenendo conto che lo stadio è vetusto e da tempo scarsamente manutenuto e che necessiterebbe di risorse finanziarie ingenti in un periodo di oggettiva difficoltà economica per le casse del Comune. Si farà come al solito tutto il possibile e il necessario compatibilmente ai doveri di amministratori di una città con casse che se non sono formalmente in dissesto, lo sfiorano”. Il capogruppo di Lecce Città Pubblica, Gabriele Molendini, fa chiarezza sulle questioni che in queste settimane sono spesso finite sulle pagine dei giornali e nelle cronache on-line.

Concerto dei Negramaro

Si parte dal concerto dei Negramaro del 13 luglio scorso in seguio al quale sono stati constatati danni al campo di gioco, più o meno come accadde nel 2014 con simile strascio di polemiche e sempre dopo l'esibizione di Giuliano Sangiorgi e soci. Molendini chiarisce che l'attuale’amministrazione comunale, proprietaria dell’impianto, non ha incassato nulla, mentre l’Us Lecce, in veste di concessionaria, ha ricevuto 30mila euro dagli organizzatori. La stessa cifra che arriverà da Inter-Lione, in programma sabato 4 agosto, mentre per Palazzo Carafa sono previsti 5mila euro.

“Innanzitutto l’Us Lecce è a conoscenza, come giusto che sia, sin da ottobre del concerto dei Negramaro - ricorda Molendini -: nessuna installazione di palchi, amplificazioni ed altre attrezzature è possibile senza il consenso del concessionario, come recita la convenzione. Avesse inteso farlo la società avrebbe potuto porre dei veti”. Per quanto riguarda il rifacimento del manto erboso, rovinatosi in parte dopo il concerto, si è proceduto intanto al ripristino temporaneo per far disputare oltre a Inter Lione la partita del Lecce di Coppa Italia, martedì 7 agosto, contro la FeralpiSalò”.  Dopo di che "in accordo tra Us Lecce e Comune e con il coinvolgimento di Live Nation" si procederà alla completa rizollatura del campo di gioco. In mattinata a Palazzo Carafa c'è stato un incontro tra il sindaco, Carlo Salvemini, il presidente dell'Us Lecce, Saverio Sticchi Damiani e l'agenzia che ha organizzato l'atteso e partecipato evento musicale.

Impianto di illuminazione

Un altro tema affrontato da Molendini - che del Lecce è un acceso sostenitore tanto da seguirlo spesso anche in trasferta - è quello dell’impianto di illuminazione, per il quale si è paventato il pericolo di uno spostamento in altra città per le gare interne fino a quando il club non ha deciso di intervenire con le proprie risorse, ultimando i lavori proprio ieri sera: “Il bene pubblico stadio dato in concessione alla società Lecce Calcio, ha visto il concessionario provvedere all’allestimento dell’impianto di illuminazione, non perché quello in essere fosse guasto (in tal caso sarebbe toccato al Comune) ma perché esigenze televisive legate alla serie B impongono standard diversi. Giacché i relativi proventi sono di competenza del Lecce Calcio trovo naturale che l’adeguamento sia parimenti sostenuto dalla società”.

I termini della convenzione

Ma cosa dice la convenzione tra Comune e Us Lecce, sempre chiamata in causa? Che all’amministrazione non è riservato un corrispettivo fisso – qualcuno ha detto e scritto di 300mila euro annui – ma l’uno per cento degli incassi da biglietteria e il due per cento degli introiti pubblicitari. “Percentuali che mi sembrano molto contenute. A fronte di ciò, che è quanto scritto in convenzione, ho chiesto agli uffici del Comune di verificare quanto sia stato versato nel corso di questi anni per comprendere quanto si è incassato in euro a fronte dell’utilizzo del bene pubblico stadio comunale. Apprendo dagli uffici che ad oggi non sarebbe stato incassato alcunché negli ultimi anni (dal 2012) rispetto a quanto previsto in convenzione. Quanto ho voluto riassumere con queste righe solo per testimoniare che non esiste alcuno sbilanciamento nei rapporti economici tra Us lecce e Comune e che forse, anzi, alcune cose vanno registrate un po’ meglio a tutela di tutti i cittadini che chiedono una corretta e sana gestione del bene pubblico”.

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