Cimitero, Salvemini dalla parte dei cittadini disabili: “Troppe barriere”
Il candidato sindaco sottolinea le grandi difficoltà nell’aggirare gli ostacoli esistenti e propone anche un rilancio in chiave turistica
LECCE – Accade veramente: mentre il candidato sindaco Carlo Salvemini si accinge a iniziare una conferenza stampa nel piazzale antistante l’ingresso del cimitero di Lecce, una turista chiede indicazioni per la chiesa dei santi Niccolò e Cataldo e per il monastero degli Olivetani.
Salvemini le mostra la strada, ma le anticipa che probabilmente troverà chiuse le porte del luogo di culto, il più antico di Lecce, risalente al XII secolo. Pochi minuti dopo la donna ricompare e conferma, braccia allargate, la previsione. Eppure si tratta di una meta privilegiata per i turisti, soprattutto stranieri, ma allo stesso tempo poco conosciuta dagli stessi leccesi, forse perché ubicata fuori dalla solita routine del centro storico.
A bene veder non ci sarebbe solo la chiesa da visitare: tutto il cimitero, infatti, è un complesso monumentale composto da circa mille architetture funerarie, tanto è vero che la Soprintendenza si è attivata per porre il vincolo. Si tratta di un “vero e proprio museo a cielo aperto” – spiegherà pochi minuti dopo il candidato – che ospita anche le tombe di Tito Schipa e Vittorio Bodini. La proposta è dunque, al pari di quanto avviene in molte città europee, di inserire il cimitero di Lecce, riqualificato come “Giardino della Memoria” in un itinerario che comprenda anche l’ex convento degli Agostiniani, le Mura Urbiche e il Parco di Belloluogo, in pratica tutta la zona attorno all’ingresso nord della città.
Ma parallelamente allo sviluppo delle potenzialità dal punto di vista turistico e culturale, sottolinea Salvemini, è necessario sistemare la segnaletica, la pavimentazione che spesso è causa di allagamenti e predisporre l’accessibilità per le persone disabili, vittime di insormontabili barriere architettoniche anche quando si vogliono recare sulla tomba dei propri cari. Un fatto doppiamente insopportabile, che non può essere neutralizzato o banalizzato dalla possibilità di entrare in auto nel cimitero.
“Io voglio restituire ai cittadini – ha dichiarato Salvemini prefigurando una priorità della sua azione amministrativa nell’ipotesi diventasse primo cittadino – spazi adeguati da percorrere, con un rilievo del verde, un nuovo progetto per la sua adeguata manutenzione e una mappa. Mi impegno a mettere in sicurezza i percorsi, i tracciati e le pavimentazioni e a redigere un progetto discreto ed elegante di segnaletica per aiutare i cittadini a muoversi nel cimitero”.