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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

"Città sepolta dai rifiuti, ne discuta il Consiglio"

Antonio Rotundo chiede che l'emergenza venga discussa a Palazzo Carafa. "Paghiamo caramente i costi e gli errori di un capitolato di appalto inadeguato, frutto di scelte del tutto sbagliate"

Lecce sepolta sotto la spazzatura. Ancora una volta. "La città non è stata mai così sporca", dice Antonio Rotundo, portavoce della minoranza a Palazzo Carafa. Secondo il centrosinistra è quanto mai necessario, in questo momento, discutere dell'emergenza rifiuti in Consiglio comunale. "Paghiamo caramente i costi e gli errori di un capitolato di appalto inadeguato, frutto di scelte del tutto sbagliate".

"Abbiamo rivisto in questi giorni il solito copione, in verità replicato più volte negli ultimi mesi, di trattative fiume, di tavoli tecnici, eccetera, accusa Rotundo, che rincara la dose: tutto questo "mentre i cittadini continuano ad assistere allo spettacolo indegno di un paese civile di cassonetti traboccanti di rifiuti di ogni tipo. Davanti ad una situazione così grave, e che si protrae ormai da tempo, che ha portato la città ad una vera e propria emergenza ambientale - conclude -, è necessario e urgente convocare il Consiglio comunale".

Solo tre giorni fa, l'ennesima protesta: gli operatori ecologici dell'Aspica si ritrovarono sotto la prefettura per protestare (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=4178) per il mancato pagamento dell'ultima mensilità e avvertono di incrociare le braccia ad oltranza fino a quando non avranno tra le mani le loro buste paga. I 150 operai dell'Aspica si rivolgono soprattutto al Comune di Lecce debitore, nei confronti dell'azienda, di circa 4milioni di euro. Nell'occasione, il Comune di Lecce ha garantito 300mila euro e bloccare temporaneamente l'agitazione. Ma ovviamente il problema rimane.

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