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Il giorno dopo il voto: centrosinistra fiducioso, aperte frizioni in Forza italia

Sentimenti contrastanti nei due schieramenti. Federica De Benedetto, eletta consigliera per Fi, sollecita una severa autocritica

LECCE – I commenti del giorno dopo la vittoria di Carlo Salvemini alle amministrative leccesi sono improntati alla fiducia nel campo del centrosinistra, mentre nel centrodestra i sentimenti sono di segno opposto.

Per il deputato del Pd, Salvatore Capone, sono state molto apprezzabili le parole con cui il nuovo primo cittadino  “ha salutato i tantissimi che in Piazza Sant’Oronzo lo applaudivano ieri nella notte delle vittoria. Ho apprezzato le sue parole sobrie, il suo richiamo alla necessità di costruire una comunità nella città inclusiva. Una eleganza istituzionale che, ne sono certo, sarà insieme alla trasparenza e alla correttezza la sua cifra più vera e riconoscibile. La vittoria di ieri, nettissima, sottolinea come Carlo Salvemini rappresentasse la miglior candidatura del centro sinistra e la migliore sintesi di tutte le anime che hanno abitato la coalizione, capace di forza espansiva”.

Il consigliere regionale di Articolo 1-Mdp, Ernesto Abaterusso, sottolinea la singolarità pugliese: “Mentre in tutta Italia il Pd e il centrosinistra escono sconfitti dal ballottaggio, in Puglia si registrano vittorie straordinarie ed epocali come quella di Lecce e Taranto. L’ottimo risultato pugliese è la prova che quando si sceglie di mettere al centro il cittadino, quando si intraprende la strada dell’inclusione e della collaborazione leale tra soggetti politici e società civile, aprendosi alle diversità guidati da quel sano principio di proficua collaborazione, il centrosinistra viene premiato. La Puglia dunque oggi, all’indomani del voto, fa scuola e lancia all’Italia intera un segnale chiaro: occorre cambiare rotta e lavorare, insieme, per un nuovo centrosinistra aperto”.

Giuseppe Fornari, promotore della lista “Una buona storia per Lecce” dopo aver ricordato l’entusiasmo provato nella notte che ha determinato il cambiamento, ha ricordato che “nei prossimi giorni si approfondiranno tanti temi che riguarderanno il futuro di Lecce. Sono sicuro intanto che Carlo manterrà fin da subito l'impegno più importante.  Quello cioè di essere il sindaco di tutti per ricucire gli strappi che si sono consumati in questi ultimi anni e che si sono acuiti nel corso della campagna elettorale.

Fornari ha quindi voluto ringraziare i suoi: “Ho avuto intorno una squadra di donne e uomini  straordinaria.  Un'esperienza che come promesso non finirà con le elezioni ma che lavorerà da subito per la città per contribuire a costruire una nuova classe dirigente continuando a seminare i germi della buona politica. Sono sicuro che se ciascuno di noi sarà all'altezza del compito che la città ci ha assegnato in questi mesi, Lecce vivrà una lunghissima straordinaria primavera". 

Nel centrodestra Federica De Benedetto, neo consigliera comunale per Forza Italia, invita la coalizione a riflettere su due aspetti, il primo dei quali quello dell’autocritica: “Ha vinto il voto contro. Un sistema, una vecchia classe politica che ha governato venti anni e che in questa campagna elettorale ha dato il peggio di sé pugnalandosi e tradendosi alle spalle. Ieri, tanti uomini e donne di centrodestra hanno disegnato una croce su uno schieramento che non è il loro per lanciare un messaggio di insoddisfazione che non si può lasciare inascoltato. Non ha perso Mauro, ma tutti coloro che lo hanno pedinato sino all'ultimo, senza capire che erano la causa primaria delle sue difficoltà”. Il secondo punto all’ordine del giorno è quello della speranza: “Da oggi si ricostruisce il centrodestra leccese. E grazie alle 504 persone che hanno creduto in me sarò in consiglio comunale a rappresentarle ma, soprattutto, sarò al fianco della mia comunità di destra che ha bisogno di ritrovarsi nei valori ed ideali che ci hanno sempre contraddistinto. 

Paolo Pagliaro, dirigente di Forza Italia, difende la candidatura di Giliberti di cui è stato tra i principali sponsor: “Proprio questa candidatura, condivisa da tutto il nostro partito con più passaggi in più direttivi provinciali, ha permesso al centrodestra di trovare l'unità seriamente compromessa da vari personalismi rischiando di implodere su se stesso. Giliberti è stato straordinario, è riuscito a unire tutti intorno a sé con grande personalità, ed è riuscito ad entrare nel cuore degli elettori, mantenendo gli stessi numeri sia nel primo turno che nel ballottaggio. Questa sconfitta non è assolutamente addebitabile a Forza Italia che ha combattuto una battaglia straordinaria ottenendo un buon risultato con una lista formata per l'ottanta per cento da persone nuove, giovani e della società civile, ai quali va tutto il mio apprezzamento, così per proseguire nel solco del rinnovamento voluto dal presidente Berlusconi; questo è stato possibile grazie al lavoro meticoloso che abbiamo fatto insieme al nostro coordinatore Luigi Vitali ed a tutti i dirigenti”.

Non la pensa allo stesso modo il consigliere regionale Andrea Caroppo: “Il centrodestra vince in tutta Italia tranne che nella terra dell’ex Ministro per i rapporti con il Parlamento, Fitto, e del suo cerchio magico. Avendo scelto di fare da ruotino di scorta a chi in 13 anni è riuscito a sbagliare tutto quello che c’era da sbagliare e perdere tutto quello che c’era da perdere, i vertici di Forza Italia sono corresponsabili di una debacle della quale li avevo personalmente avvertiti”.

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