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Il realismo del primo cittadino: "Si lavora per la comunità, finché possibile"

Il sindaco Salvemini incassa con fair play il verdetto del Tar: "I giorni che verranno chiariranno il contesto politico nel quale l'amministrazione che presiedo dovrà misurarsi"

LECCE – Il sindaco di Lecce ha accolto con fair play istituzionale la decisione del Tar di Lecce che di fatto lo ha privato della maggioranza in consiglio comunale.

Carlo Salvemini, da Vicenza dove è iniziata l’assemblea nazionale dell’Anci, ha commentato il dispositivo della giustizia amministrativa sottolineando da una parte la volontà di andare avanti, non essendo in discussione il risultato del ballottaggio che lo ha chiaramente indicato come vincitore, ma prefigurando dall’altra una accurata riflessioni sulle modifiche che il contesto politico cittadino ha subito oggi (e che potrebbero essere confermate o smentite dal Consiglio di Stato).

“È una decisione che naturalmente consideravo possibile - data la complessità di una questione sulla quale si sono misurati avvocati e costituzionalisti - e della quale prendo atto in attesa delle motivazioni della decisione del giudice amministrativo. Che - lo rammento - non mette in discussione la mia elezione ma la composizione del consiglio comunale. Motivo per il quale non mi sono costituito in giudizio. Ora i legali insieme ai consiglieri valuteranno i passi successivi”. 

“Da parte mia attendo gli eventi e continuo a lavorare per il bene della città. Come deciso dai leccesi che mi hanno scelto come loro sindaco. I giorni che verranno chiariranno il contesto politico nel quale l'amministrazione che presiedo dovrà misurarsi.  E quelle che saranno le scelte e le decisioni più sagge ed utili da prendere nell'interesse della comunità. Non sono sfiduciato o avvilito.  Mi sento sempre impegnato a fare bene il mio dovere. Fino a quando valuterò che questo sarà possibile. Andiamo avanti”.

Il passaggio al Consiglio di Stato è praticamente annunciato dal vice sindaco, Alessandro Delli Noci. Il verdetto odierno allontana dal consiglio comunale tre eletti nelle sue liste: Ermenegildo De Giovanni, Roberta De Donno e Silvano Vitale (oltre a Paola Leucci, Ernesto Mola e Giovanni Castoro.

“Accogliamo la decisione del Tar, alla quale daremo seguito con un ricorso in appello al Consiglio di Stato, con la certezza che questa decisione non indebolisce il senso di responsabilità nei confronti di tutti i nostri concittadini, di quel 55 per cento di leccesi che ha creduto e crede nel nostro progetto di città e di coloro che dal 25 giugno in poi a quel progetto si sono appassionati”.

Delli Noci rivolge poi un appello al centrodestra, affinché l’attività amministrativa possa intanto continuare con lealtà: “Continueremo a lavorare uniti, forti delle nostre idee, del supporto e delle sollecitazioni degli uomini e delle donne che ogni giorno ci chiedono di rendere questa città una città di tutti e per tutti.  Ci auguriamo che lo stesso senso di responsabilità che sentiamo forte appartenga anche all'opposizione e che si continui a lavorare per il benessere della nostra comunità, senza ostacolare in modo preconcetto le attività del consiglio comunale e delle commissioni.  Chiediamo ai leccesi di continuare a sollecitarci, a spronarci perché, sebbene in tre mesi tante cose sono cambiate, la strada verso il cambiamento, appena iniziata, è ancora lunga”.

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