rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Commissione sull'uranio: al via la bonifica nel mare davanti Torre Veneri

La commissione d'inchiesta, presieduta da Scanu, ha chiesto all'esercito anche i documenti secretati sull'uso dei proiettili di fabbricazione israeliana

LECCE – Si è svolta questa mattina la seconda giornata di sopralluoghi della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito volta a verificare la corretta applicazione delle misure di sicurezza nei poligoni militari. Il 21 marzo il gruppo dei parlamentari, guidato da Gian Piero Scanu e dalla presidente Donatella Duranti, si è recato presso il poligono di Torre Nebbia (Bat). Oggi è stata la volta del sito di Torre Veneri, in provincia di Lecce.  

Al termine del sopralluogo la Commissione, composta anche da Ivan Catalano, Gianluca Rizzo e Diego Zardini, ha ascoltato presso la scuola Truppe Corazzate, in qualità di testimoni, il comandante della scuola Fulvio Poli, il responsabile del servizio sicurezza e prevenzione, capitano Mario Paladini ed il medico Vincenzo Napolitano.

L’esame testimoniale, a cui i dirigenti sono chiamati a rispondere, è servito a fare il punto della situazione: “Finora all’interno del poligono sono state eseguite verifiche e controlli, ma servono più bonifiche eseguite ad un livello più approfondito: il diritto alla salute non può cedere il passo al diritto al lavoro, né entrare in conflitto – ha spiegato il presidente Scanu -. Noi ci siamo recati sul posto per verificare le condizioni di sicurezza dei miliari e degli operatori, oltre che la qualità dell’ambiente. Il rigore operativo ora deve essere declinato nella operatività quotidiana”.

La prima buona notizia, riferita dalla Commissione, è che è stato deciso l’avvio della caratterizzazione - ovvero della bonifica - con l’Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale che curerà le analisi) anche del tratto di mare prospiciente a Torre Veneri, nel quale finiscono i proiettili derivanti dalle esercitazioni militari. La caratterizzazione del tratto marino si unisce dunque a quella già decisa per l’area sulla terraferma dove si svolgono le esercitazioni militari, per cui il piano di caratterizzazione è già stato appaltato e che dureranno 90 giorni.

La seconda novità riguarda la richiesta da parte della Commissione nei confronti dell’esercito delle schede tecniche e storiografiche relative all’utilizzo dei proiettili di fabbricazione israeliana “mod. APFSDS-T DM 33 e da 105/51 lotto IMI 1-1-1985 acquistato presso la ditta Imi (Israel), richieste agli uffici del ministero della Difesa, ma non pervenute perché secretate. Sull’utilizzo di questi proiettili, dei quali si sospetta la pericolosità in merito alla presenza di uranio impoverito, Gabriele Molendini e Lecce Città Pubblica, che hanno incontrato i parlamentari, chiedono da anni chiarezza.

La richiesta delle schede nei confronti dell’esercito segna dunque un passo avanti importante. Nel frattempo in Parlamento è stata avviata proprio oggi, nelle Commissioni affari sociali e lavoro, la discussione sulla proposta di legge a prima firma di Scanu che mira ad affidare le verifiche ad un ente terzo, così da impedire un conflitto d’interessi tra controllori e controllati.

“E’ una coincidenza significativa che questo stia avvenendo mentre si discute una proposta di legge che io ho sostenuto e sottoscritto, sulla sicurezza sul lavoro e la tutela assicurativa contro gli infortuni e le malattie professionali del personale delle forze armate”, ha commentato Gabriele Molendini.

“Torre Veneri è un luogo di esercitazioni militari e, allo stesso tempo, di grande bellezza.  E’ un dato che non può essere assolutamente sottovalutato e che obbliga ad un’attenzione, ad una sensibilità e ad una tutela maggiori di quanto non sia accaduto finora”, ha aggiunto l’onorevole Salvatore Capone.

“La visita odierna - ha proseguito l’esponente del Pd - insieme alle informazioni raccolte, consente un punto circostanziato della situazione già altre volte all’attenzione del territorio e della politica grazie all’importante lavoro svolto in questa direzione in Consiglio comunale da Carlo Salvemini, e illumina ulteriormente una situazione che dovrà essere monitorata e seguita con attenzione anche in relazione all’avvio delle bonifiche e alla necessità di azioni non superficiali ma radicali e soprattutto certificate e validate scientificamente”, ha concluso.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Commissione sull'uranio: al via la bonifica nel mare davanti Torre Veneri

LeccePrima è in caricamento