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Un distretto turistico grande quanto la provincia: finito l’iter, parola al governo

Voto unanime nella conferenza dei servizi tenuta presso la prefettura. Un modello di agevolazioni e opportunità non solo per i comuni costieri ma per tutto il territorio. Dopo l'approvazione in giunta regionale, gli atti saranno trasmessi a Roma

LECCE – Per il distretto turistico del Salento manca solo il decreto istitutivo da parte del ministero dei Beni Culturali. Domani, martedì, arriverà il via libera della giunta regionale e gli atti saranno trasmessi a Roma per un’approvazione che è da considerarsi scontata.

Oggi infatti la conferenza dei servizi ha concluso con approvazione all’unanimità il percorso avviato a metà ottobre con la prima riunione tra il prefetto di Lecce, Claudio Palomba, il governatore Michele Emiliano, l’assessore Loredana Capone e i sindaci del territorio e proseguito con la sottoscrizione del protocollo d’intesa un mese dopo, definendo l’ambito territoriale del distretto, che, caso unico, abbraccerà l’intero territorio provinciale: partito come contenitore per i comuni costieri, ha visto in breve tempo le richieste di adesione di tutte le amministrazioni della provincia.

Il prefetto – che nella sua precedente esperienza a Rimini ha già lavorato per l’adozione del modello del distretto turistico - ha sottolineato la necessità di dare ora concretezza alle intenzioni. Diverse le opportunità previste: agevolazioni per le imprese che si costituiscono in rete, istituzione delle zone a burocrazia zero, vantaggi fiscali e nell’accesso al credito. Non una deregulation, ha precisato Palomba, ma una semplificazione che sarà accompagnata da un protocollo sulla legalità che definisca controlli a campione in corso d’opera.

“Da oggi – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – si fa sul serio. Comincia una sfida importante per il futuro del Salento e della Puglia e non vediamo l’ora di constatare, con misurazioni obiettive, il risultato di questo lavoro. Chi è stato sindaco sa bene che da soli non si va da nessuna parte. Il successo di una amministrazione si fonda sulla capacità di dialogo con i territori, questo vale sia a livello comunale che regionale”.

“Noi – ha proseguito Emiliano – ci auguriamo che questo processo culmini con una buona accoglienza da parte del governo nazionale, ma credo che questa cosa non sia in discussione; anzi noi pensiamo che il governo, che ha promosso questa modalità, non veda l’ora che una delle regioni più turistiche d’Italia e una delle province più belle del mondo chiuda questo percorso e dimostri che l’idea che era stata concepita nella legge nazionale è un’idea valida e fondata. Contiamo molto sul loro sostegno e sul loro entusiasmo”.

Prima del presidente della Regione è intervenuta Loredana Capone, assessore all’industria turistica e culturale Loredana Capone: “Si tratta di un'occasione straordinaria per aumentare la competitività del nostro territorio, delle nostre imprese, per incidere positivamente sulla crescita di un turismo che, sebbene sia ancora prevalentemente balneare vede, però, un trend di crescita soprattutto negli ambiti culturale ed enogastronomico. Una domanda cui il territorio deve attrezzarsi per rispondere al meglio ed è proprio questo che intendiamo fare con il distretto turistico del Salento”.

Il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, ha ricordato nel suo saluto il successo in campo turistico del Salento, dimostrato dall’oggettività dei dati, ma ha anche sottolineato come “non tutte le carte sono state giocate bene. Siamo stati tutti un poco individualisti, poi abbiamo compreso che lo sviluppo si può declinare stando insieme. Il distretto serve a organizzare questa direttrice”.

Erano presenti alla conferenza dei servizi, oltre alle massime autorità locali, anche Adriana Poli Bortone – alla quale l’attuale primo cittadino ha riconosciuto il merito di aver impresso alla città un passo in avanti in termini di riqualificazione e di capacità attrattiva - e il senatore Dario Stefano.

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