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Congedo archivia le trattative con Poli Bortone e punta a cavalcare l’onda

Fallita l'intesa nonostante "la buona volontà possibile", il vincitore delle primarie archivia la vicenda. Oltre che sul candidato, distanze anche sul Pug e sul rinnovamento delle liste

LECCE – Archiviare il caso Poli Bortone e guardare avanti.  Saverio Congedo conferma l’esito negativo, che questo giornale riportava già ieri sera, delle trattative per la ricerca dell’unità del centrodestra e dichiara in un certo senso l’apertura della campagna elettorale vera e propria.

Il vincitore delle primarie del 17 marzo punta a mettersi in scia di quel trend che dalle politiche del 2018 in poi vede la Lega in forte ascesa a fare da traino alla coalizione. “A questo punto il dado è tratto e da oggi si continua a guardare solo avanti a noi. Ci aspetta una campagna elettorale importante, che giunge oltretutto nel pieno di un'ondata di centrodestra che non fa che confermarsi ad ogni appuntamento elettorale, da ultimo in Basilicata”.

Congedo ha voluto ringraziare Gaetano Messuti e Mario Spagnolo, che erano i suoi sfidanti alle primarie, per il lavoro di ricucitura che è stato tentato per tutta la giornata di ieri, e non solo, con tutta la “buona volontà possibile”, ha commentato il candidato il cui unico obiettivo dichiarato è ora quello di “tirare fuori Lecce dal vuoto di questi ultimi 18 mesi”.

Le dichiarazioni delle ultime ore delle parti coinvolte fanno emergere una diversità di visioni che va anche oltre la questione della scelta del candidato e che riguarda almeno due altri temi: il piano urbanistico generale, collettore di mastodontici interessi, e la composizione delle liste, che l’area di Poli Bortone vorrebbe in netta discontinuità con la classe dirigente del centrodestra dell’ultimo decennio.

Come noto, Adriana Poli Bortone ha sempre preso le distanze dalle primarie e, all’esito della partecipazione giudicata insufficiente, le ha definite con un “danno d’immagine per tutto il centrodestra”. Sin dall’inizio la strada del dialogo è parsa in salita: da una parte la richiesta a Congedo di fare un passo indietro in favore di una scelta maggiormente condivisa, dall’altra la blindatura dell’esito delle primarie, considerate dai partiti – Direzione Italia, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega - come unica base di partenza per ogni tentativo di allargamento.

Al primo turno dunque, salvo improbabili ripensamenti o passi indietro, ci saranno due candidati e, se poi ci dovesse essere il ballottaggio per l'elezione del sindaco, allora un nuovo round di confronti non è certo da escludere.

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