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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Collepasso

Rondò e tangenziale di Collepasso, consigliere comunale: “Fallimenti di Gabellone”

Pantaleo Gianfreda, esponente dell'amministrazione di Collepasso ha puntato il dito contro l'ex inquilino di Palazzo dei Celestini. Al centro della polemica, una rotatoria lasciata incompiuta nonostante l'obbligo di ripristino dei luoghi. Situazione analoga, a detta del politico, per la circonvallazione alla periferia del paese

COLLEPASSO – Chi percorre la strada provinciale Gallipoli-Collepasso-Maglie o quella che collega Casarano-Maglie può “ammirare” e persino attraversare le macerie lasciate dalla Provincia di Gabellone all’altezza della settecentesca “Masseria Grande”, nelle campagne di Collepasso. Questo il messaggio divulgato in una nota da Pantaleo Gianfreda, consigliere comunale collepassese, puntando il dito su quello che ha definito come “l’emblema dei fallimenti dell’amministrazione provinciale uscente.

“Si tratta dell’ormai celebre e “incompiuta” rotatoria, il cui cantiere è abbandonato a sé stesso da oltre un anno. In macerie è stato ridotto anche un contiguo muro settecentesco della Masseria abbattuto nel corso dei lavori.  Clamorosa, nel marzo 2013, fu la denuncia dell’opposizione di centrosinistra sui lavori, appaltati dalla Provincia per oltre 722mila euro” - ha fatto sapere il politico, che ha poi aggiunto – “ Come ha stabilito un’ordinanza dell’Ufficio tecnico comunale di Collepasso, che il 5 giugno 2013 intimò a Provincia e ditta di provvedere alla demolizione e rimozione delle opere ed al ripristino dello stato dei luoghi, la Provincia e ditta furono costrette a rimuovere le “montagne” di opere abusive realizzate, senza, però, procedere “al ripristino dello stato dei luoghi” necessario a garantire l’agibilità dell’importante incrocio, che serve anche le due zone industriali di Casarano e Collepasso”.

Secondo il conigliere comunale, nonostante l’ex inquilino di Palazzo dei Celestini sia stato ripetutamente sollecitato a risolvere la vicenda, lascia in eredità ai cittadini e al territorio da cui egli stesso proviene. “La situazione dell’area rappresenta uno schiaffo alla civiltà e al buon senso e crea continui pericoli per gli automobilisti, costretti persino a creare un “percorso alternativo” che attraversa le macerie del cantiere. Uno scandalo che fa vergognare l’intero Salento e tutte le persone”.

Gianfreda ha, inoltre, criticato un altro intervento. Quello relativo alla tangenziale di Collepasso sulla Gallipoli-Otranto. “Anche qui, Gabellone ha dimostrato il suo fallimento. Il progetto, avviato dal presidente Giovanni Pellegrino e approvato nell’aprile 2010 dalla precedente amministrazione comunale di centrosinistra, è stato ripresentato cinque volte in consiglio comunale dall’attuale amministrazione di centrodestra. Il nuovo progetto prevedeva, infatti, lo sventramento della collina di Sant’Eleuterio per accontentare le “brame” di politici della vicina Parabita. Solo l’11 febbraio di quest’anno la maggioranza di Collepasso, resasi conto del grave errore, ha riapprovato l’originario progetto del 2010, provocando le ire dell’amministrazione confinante. E’ recente la notizia che la giunta di Parabita ha impugnato di fronte al Tar la delibera del Comune di Collepasso. Due amministrazioni di centrodestra e due comunità vicine e amiche “l’una contro l’altra armata”, a causa dell’ambiguo ruolo svolto da Gabellone. E così un progetto strategico, pomposamente ribattezzato “Meridiana del Salento” (con la tangenziale di Alezio), ristagna da anni in acque mefitiche per responsabilità di Gabellone, del quale è palese l’”insostenibile leggerezza dell’essere” presidente della Provincia e, al contempo, segretario provinciale di Forza Italia”.

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