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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Inquinamento e tumori: il 21 ci sarà anche l’Istituto superiore di sanità

Il consiglio comunale sulle emissioni dell'Ilva e l'eventuale legame con i tassi di mortalità per tumore in provincia di Lecce è stato rinviato al 21 per permettere la partecipazione dei funzionari dei ministero della Salute

LECCE – Il consiglio comunale monotematico su emissioni inquinanti e tasso di mortalità per tumore in provincia di Lecce sarà il 21 dicembre. Il posticipo di una settimana rispetto alla data inizialmente prevista è stato accordato nella riunione dei capigruppo di questa mattina per consentire la partecipazione dei funzionari ministeriali che arriveranno da Roma.

L’obiettivo del presidente dell’assise cittadina, Alfredo Pagliaro, era quello di portare nel capoluogo salentino Corrado Clini e Renato Balduzzi, ministri dell’Ambiente e della Sanità, ma la crisi di governo in corso avrebbe messo a rischio fino all’ultimo la presenza degli stessi. Ci saranno comunque i tecnici, gli esperti, coloro che maneggiano prima dei politici le analisi e i dati: Giuseppe Ruocco, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Loredana Musmeci, direttore dipartimento Ambiente e Prevenzione primaria dell’Istituto superiore di sanità, Pietro Comba, dirigente di ricerca reparto Epidemiologia dello stesso dipartimento e Susanna Conti, direttore dell’Ufficio statistica.

Dalla Regione Puglia è stata confermata la presenza dell’assessore all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, Giovanni Stefàno rappresenterà la Provincia di Lecce, Giorgio Assennato e Roberto Bucci l’Arpa; ci saranno anche i vertici della Asl di Lecce, Giuseppe Serravezza, oncologo e presidente provinciale della Lilt , e infine i rappresentanti delle associazioni Peacelink di Taranto e Ant di Lecce.

“Avere il sole, il mare, il vento non bastano al nostro Salento, se altri ci avvelenano”, ha scritto Pagliaro a margine della riunione preparatoria. L’obiettivo del consiglio comunale è di avere dati certi, in modo da poter assumere decisioni consapevoli. Del resto era una presa di coscienza collettiva quella che auspicava Carlo Salvemini, che per primo ha chiesto la convocazione del massimo organo cittadino dopo che lo stesso ministro Clini, ma anche Bruno Ferrante, presidente dell’Ilva, avevano fatto riferimento – nelle settimane “incandescenti” della questione Ilva - al  maggior tasso di mortalità di Lecce rispetto a quello di Taranto, sulla base delle statistiche dell'Istituto superiore di Sanità e dell'Osservatorio dei tumori per la Puglia.

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