Il futuro della Lupiae Servizi in Consiglio: evitati i licenziamenti
Venerdì 14 l'assise cittadina sarà chiamata ad approvare il piano industriale per il triennio 2013-2015. Part time per tutti i dipendenti, riduzione dei costi diretti e indiretti, nuove convenzioni: salvi i livelli occupazionali
LECCE – Venerdì il Consiglio comunale darà il via libera al piano industriale della Lupiae Servizi per il triennio 2013-2015. In commissione Bilancio è stato Pietro Scrimieri, direttore generale della società interamente partecipata dal Comune di Lecce ad illustrarne i passaggi principali. La delibera da portare in assise è già pronta ed è stata modulata in modo da blindare tutti i servizi in capo alla Lupiae come di interesse generale. E’ questa infatti la formula “magica” per evitare che l’azienda rientri nel novero delle società strumentali che per effetto della cosiddetta Spending Review e del successivo Decreto Sviluppo devono essere sciolte oppure, dove il conto economico lo consente, collocate sul mercato.
Con un saldo negativo di due milioni nel 2011 e di 1,8 milioni per l’anno che si sta per chiudere, la Lupiae - che a breve avrà un nuovo presidente (o amministratore unico) si stava avvitando in una spirale irreversibile: e non si dimentichi che nel 2009 e nel 2010 il leggero utile era stato possibile grazie all’applicazione del contratto di solidarietà, mentre a fine dicembre scadrà la cassa integrazione guadagni che consentirà di chiudere i conti dell’anno in corso con una riduzione della perdita del 30 per cento sui dodici mesi precedenti.
A fronte di una contrazione di trasferimenti dal Comune di Lecce di circa un milione e mezzo di euro (dagli 11,28 milioni del 2009 ai 9,75 del 2011) e con la manifesta impossibilità del socio unico di aumentare i fondi, sembrava che ci fosse solo una strada da percorrere, quella della riduzione del personale. Un sacrifico, questo, insostenibile anche dal punto di vista politico, che ha portato il sindaco, Paolo Perrone, i sindacati e il management della società a trovare un faticoso accordo sul taglio del monte ore complessivo, da definire a seconda del servizio svolto, per un totale di 1,1 milioni di euro. Il part time sarà poi sottoposto a verifica a fine 2013. Nel corso del triennio dovrebbe diminuire, comunque, il numero dei lavoratori che dagli attuali 294 passerà a 260, soprattutto grazie ai pensionamenti: l’anagrafe aziendale, infatti, mette in evidenza come 12 unità abbiano più di 60 anni e 104 più di 50.
Ci saranno le nuove convenzioni relative alla pulizia delle spiagge, al servizio di notifica, alla derattizzazione e disinfestazione, per un totale di poco più di un milione di euro di ricavi presunti, mentre saranno ridotti i costi diretti e indiretti per un importo similare: ad esempio le spese legali passeranno da 177mila euro a 50mila, avendo Lupiae Servizi deciso di creare un ufficio interno. Un amministratore unico dovrebbe sostituire l’attuale Cda, mentre le consulenze esterne si ridurranno a 100mila euro contro le 300mila attuali. Alcuni impiegati nel settore amministrativo saranno dirottati su mansioni più operative.