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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Contratto istituzionale di sviluppo, si stringe il focus sugli ambiti di intervento

Salvemini e Delli Noci a Roma per incontrare la ministra per il Sud, Barbara Lezzi. Priorità alle marine, ma anche interventi da ultimare ed edifici da recuperare

LECCE – Dopo l’annuncio di venerdì scorso nell’assemblea di Confindustria Lecce, il quadro di un Contratto Istituzionale di Sviluppo per il capoluogo salentino e per Brindisi è stato meglio definito nel corso di un incontro a Roma.

Vi hanno partecipato il sindaco e il vice sindaco di Lecce, Carlo Salvemini e Alessandro Delli Noci, insieme al primo cittadino di Brindisi, Riccardo Rossi e al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Ad attenderli nella capitale la ministra per il Sud, Barbara Lezzi e i vertici di Invitalia, Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa che dipende dal ministero dell’Economia.

Gli amministratori hanno specificato le aree di intervento sulle quali vorrebbero concentrare le risorse, la cui entità non è stata ancora definita. Lecce punta a ottenere investimenti per le sue marine, ma anche a consolidare progetti afferenti al centro storico e a siti di interesse pubblico: il terzo lotto delle Mura Urbiche, il castello, la Città della Musica nel Parco delle Cave, tasselli di interventi più ampi e in buona parte già realizzati.

Non solo, perché sono stati indicati altri possibili obiettivi: dall’istituto Ex Margherita, in via Palmieri, al Garibaldi, fino all’ex caserma Cimarrusti che, sebbene di proprietà della Provincia, dispone già della progettazione. Delli Noci ha illustrato i progetti riguardanti "la diportistica, con la darsena di San Cataldo che può diventare un porto turistico e l’area di attracco di Frigole che può diventare una vera e propria darsena. Aspettiamo ora di capire quali sono le capienze indicate dal ministero. Lecce può veramente trasformarsi in città d’arte e di mare nei prossimi anni. Siamo fiduciosi".

Il sindaco di Brindisi ha insistito molto su interventi di rigenerazione di aree particolarmente degradate e bisognose di bonifiche.  Il prossimo passo è stato individuato in un tavolo tecnico nel quale, con l’assistenza tecnica della Regione Puglia, si farà un elenco più completo e dettagliato anche in relazione alla fase di progettazione in corso: una priorità per il ministero è che gli interventi siano cantierabili in tempi brevi.

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