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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Contributi agli oratori, nuove scintille tra Provincia e Regione

Palazzo dei Celestini decide di offrire centomila euro di contributi agli oratori cattolici, mentre l'Udc polemizza con il governo Vendola sulla questione. Gabellone: "Segnale preciso ad un universo sociale trascurato dalla Regione"

LECCE - La Provincia di Lecce offre centomila euro agli oratori cattolici, proprio mentre in Regione lo scudo crociato polemizza con il governatore Vendola, per la mancanza di misure nei confronti delle istituzioni sociali, presenti nel mondo della Chiesa. Palazzo dei Celestini, dopo il finanziamento di ben 51 strutture in tutto il territorio provinciale (per complessivi 190 mila euro già stanziati), ha disposto un nuovo intervento a sostegno di questo spaccato della società e della socialità, con ulteriori 93mila euro che andranno a sostenere oratori e parrocchie che nei mesi scorsi hanno presentato domanda di contributo e che erano rimasti fuori dalle prime 51 posizioni in graduatoria.

Salgono dunque a 300mila euro nel corso dell’annualità 2011, i finanziamenti e i contributi a queste attività di questo importante universo sociale e culturale salentino. Oratori, parrocchie, centri di aggregazione anche delle altre confessioni religiose sono, come dichiara il presidente Antonio Gabellone, “importanti e concreti supporti alla crescita dei minori, alla formazione delle giovani generazioni, prevengono il disagio giovanile, aggregano diversamente da altre forme di aggregazione ben più pericolose”.

“Abbiamo voluto puntare l’attenzione – spiega ancora - su azioni dirette a favorire concretamente lo sviluppo della socializzazione dei giovani, di qualsiasi nazionalità residenti nel territorio della provincia di Lecce. È un progetto a cui teniamo molto e che cercheremo di ampliare nel corso degli anni, man mano che la situazione debitoria dell’ente rientrerà. Nonostante tutto, però, siamo riusciti con forza e caparbietà a investire in 2 fasi diverse prima 200mila euro iniziali per avviare il progetto e ora altri 100mila per completare e esaurire gli interventi, destinati ad opere meritorie che nel Salento ogni giorno, in silenzio e con operosità, creano i presupposti per abbattere il degrado sociale, i rischi di emarginazione giovanile”.

“A mio parere è anche un segnale politico - commenta ulteriormente - della vicinanza di questo governo provinciale ad un universo sociale che mi è caro anche personalmente; una volontà espressa con i fatti da questa coalizione e non da altre maggiormente radicate e ancorate ad altri valori, così come si evince da propositi e provvedimenti intrapresi in altri livelli istituzionali, dove evidentemente si opera nel segno contrario, trascurando questo spaccato della nostra società”.

consiglio regionale puglia-3-2Chiaro il riferimento alla Regione Puglia, dove imperversa la battaglia cruda e pura dell’Udc, che, attraverso il coordinatore regionale, Angelo Sanza, esprime “piena approvazione” e “condivisione” del comportamento tenuto dal gruppo consiliare dello scudo crociato: “È faticoso portare avanti politiche sociali con la cultura dell’attuale maggioranza di centrosinistra – ha sottolineato Sanza – Una cultura che a fronte degli atteggiamenti umanitari che spesso esprime il presidente Vendola, si scontra con un’area laicista del più vetero comunismo difficile a morire”.

“Si superano i rigori ideologici – prosegue -, si converge pure nell’interesse della Puglia, ma quando bisogna colpire il mondo cattolico questo fronte si compatta e anche personalità di convinta storia democratica, come il presidente Introna, assumono comportamenti incomprensibili per chi ha a cuore il lavoro di quanti negli oratori si prodigano con sacrificio per il bene delle nostre comunità ed in particolare dei più giovani”.

Rincara la dose il capogruppo Udc, Salvatore Negro: “Quando si parla di oratori il governo Vendola si fa rosso in viso e lascia intravedere la sua insofferenza verso l’argomento. L’approvazione del Bilancio di previsione 2012 era l’occasione per venire incontro alle esigenze di questi centri che, soprattutto nei piccoli comuni o in alcune realtà degradate, hanno un ruolo fondamentale nella formazione delle giovani generazioni ai valori della legalità e della solidarietà e che in una società multirazziale come la nostra svolgono un ruolo primario nell’educazione alla convivenza tra diverse etnie. Ma probabilmente si intendono privilegiare solo agenzie e fabbriche che rappresentano i primi supporter politici nelle campagne elettorali della sinistra”.

“Prendiamo atto di quanto accaduto ieri sera in aula e siamo pronti a rivedere il nostro atteggiamento nei confronti dei futuri provvedimenti di questa maggioranza – ha sottolineato il capogruppo Udc – Il comportamento del presidente del consiglio lascia molte perplessità sul suo ruolo super partes e di garante delle prerogative dei consiglieri di maggioranza e di opposizione. Tra l’altro, non possiamo ignorare l’anomalia pugliese di un presidente del consiglio che vota e con il suo voto determinante fa passare i provvedimenti di una maggioranza non coesa che traballa quando si va al voto segreto. Quello del Presidente Introna è stato un intervento di parte finalizzato a tutelare la maggioranza che rischiava di non avere i numeri dopo che già era andata sotto nella votazione sull’emendamento riguardante le Caritas. Fra l’altro, a tal proposito, non è riuscito a spiegare come mai ha dichiarato ricevibile il provvedimento sulle Caritas e irricevibile quello sugli oratori (subito dopo l’approvazione del primo con il voto segreto)”.

“Probabilmente gli oratori restano un tema ancora scottante per il governo Vendola – ha concluso il presidente Negro – Quello perpetrato ieri è un grave danno per la Puglia e soprattutto per le piccole comunità dove gli oratori svolgono un ruolo fondamentale ed insostituibile. Certamente non chiuderemo gli occhi su quanto accaduto e siamo pronti sin da subito a rivedere il nostro atteggiamento, senza venire meno a quella linea di responsabilità che ha caratterizzato sino ad oggi la nostra azione politica e ha orientato le nostre scelte sempre ed esclusivamente nell’interesse della Puglia e dei pugliesi”.

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