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Contro-inaugurazione: l'Udu rivendica maggior ascolto

Contro il "silenzio" del rettore Domenico Laforgia, l'Udu organizza un'inaugurazione "alternativa" dell'anno accademico. Tavola otonda sui temi caldi dell'Ateneo, La presenza del Rettore è in dubbio

Una "Contro-inaugurazione" dell'anno accademico, a costo zero, per un confronto serio tra il Sindacato studentesco di Lecce e le istituzioni locali. L'Unione degli Universitari, da sempre ha richiamato l'attenzione ad una maggiore responsabilità verso gli studenti, fattori di ricchezza culturale ancor prima che economica per l'intero territorio. Ecco, allora, l'organizzazione di una tavola rotonda, prevista per il 12 febbraio per evidenziare quanto sia insostenibile la condizione studentesca sia all'interno dell'università che in città, alla presenza, richiesta ma non confermata dal diretto interessato del rettore Domenico Laforgia. Dopo due mesi dalla proclamazione di "magnifico", non si è ancora registrato alcun contatto con la popolazione studentesca. "Non la solita vetrina per i politici locali, una passarella senza riscontri", ha rimarcato il coordinatore Udu, Francesco Mignogna, "ma un passaggio fondamentale per monitorare lo stato di salute dell'Ateneo salentino".

Diversi i punti caldi sul tappeto del dibattito, scanditi a gran voce in un'assemblea organizzata in mattinata presoo l'Aula A5 del Codacdci Pisanelli. Il dialogo, la trasparenza e la partecipazione promesse da Domenico Laforgia, cavalli di battaglia della propria campagna elettorale, sono stati puntualmente disattesi. Ci sono anche i disagi "atavici" dell'Ateneo, con i disservizi, o quantomeno la percezione di questi aumentata. Plessi chiusi il sabato, alcune aule senza riscaldamento, biblioteche aperte solo per pochi giorni alla settimana e per poche ore. Unica risposta, giunta dall'amministrazione centrale, è stato chiedere il volontariato agli studenti. Le note dolenti non si fermano qui. Per la ristrutturazione dell'Istituto Garibaldi, sono stati stanziati un milione di euro di fondi pubblici, vincolati alla realizzazione di alloggi per gli studenti. Tali fondi sono spariti nei meandri della burocrazia dei palazzi comunali e regionali senza che si sia realizzato un posto letto.

Nel calderone delle polemiche finisce anche la Regione Puglia. Per il Sindacato Studentesco, si continuano, infatti, a diffondere cifre che avrebbero aumentato il numero dei vincitori di borsa di studio, ma in concreto la copertura totale degli aventi diritto si sgretola in una chimera. E i nuovi posti letto promessi? Per ora, con la nuova gestione non sarebbe cambiato granchè. 350 posti erano e 350 sono rimasti, a fronte di una domanda di un esrcito formato da 7 mila studenti fuori sede.

Altra questione rovente rimane la tacita convenzione tra il Comune di Lecce, la Sgm e l'Università nei parcheggi gestiti dalla società di trasporti comunali, congelata senza alcun tipo di preravviso e provocando una pioggia di multe comminate agli ignari studenti e un oceano di polemiche.
Per fortuna, su quest'ultimo tema, sembra muoversi qualcosa, con l'introduzione del biglietto mensile integrato. Ticket destinato, per ora, solo alla tratta Lecce-Ecotekne. Prossimo passo, estendere il tagliando a tutti gli universitari pendolari del "Grande Salento".

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