"Contro la barbarie rimedi d'altri tempi: taglia per chi ha ucciso il cane"
La morte cruenta di un cucciolo di pastore tedesco a Casalabate, ha spinto l'assessore Guido a chiedere l'aiuto di tutti
LECCE – E’ stato un servizio di TrNews, dell’emittente locale TeleRama (che ci ha gentilmente fornito anche una foto, Ndr), a scuotere l’assessore leccese Andrea Guido, e non solo. Dixy, probabilmente un incrocio fra pastore tedesco e un rottweiler, di circa 2 anni, è stato trovato morto da un anziano nelle campagne intorno a Casalabate, dopo una decina di giorni di ricerche da parte dei suoi nuovi proprietari, una coppia che abita in zona che l’aveva adottato, randagio, un paio di settimane addietro e che ne ha perso le tracce poco dopo. Quello che disturba, è il modo in cui è morto. “Barbaramente seviziato, con la coda spezzata e imbavagliato”, spiega lo stesso assessore alle Politiche ambientali, da sempre molto vicino alle tematiche che riguardano la cura e l’amore per gli animali. Tanto da arrivare a proporre una taglia per individuare l’autore di un simile gesto.
Sento il dovere di esprimere le mie considerazioni a mezzo stampa e di lanciare un’iniziativa sui generis”, spiega Guido. “Esattamente tre anni fa, sempre a Casalabate, successe un fatto analogo, in quell’occasione i carabinieri di Squinzano deferirono in stato di libertà l’autore del gesto per il reato di uccisione di animali”. Fu una storia agghiacciante anche quella.
"Oggi, nel 2017, dopo che la comunità leccese e dell’hinterland ha più volte dimostrato in svariate occasioni di ripudiare ogni forma di violenza gratuita nei confronti degli animali – aggiunge l’assessore -, come rappresentante della città capoluogo chiedo pubblicamente alle forze dell’ordine di utilizzare tutte le loro risorse a disposizione per individuare il colpevole e di procedere con l’arresto immediato non appena sarà rintracciato. E alla magistratura – prosegue - di comminare una pena esemplare”.
Secondo l’assessore si tratta di un “dovere nei confronti dei nostri figli e delle generazioni future affinché possano fare propri determinati presupposti del vivere civile e del rispetto per ogni forma di vita”. E visto che questa “sembra una notizia di altri tempi”, a sua volta propone “un rimedio di altri tempi”. “A tutte le associazioni presenti sul territorio e a tutti i cittadini indignati e infuriati come me propongo di attivare una immediata raccolta fondi per istituire una taglia, proprio come si faceva nel Far West, da pagare a chiunque sia in grado di farci individuare il colpevole o a chiunque, con la sua testimonianza, possa far condannare in via definitiva il killer”. E le prime 150 euro, assicura, sono proprio le sue.
L’assessore chiede quindi di essere contattato su Facebook, o attraverso gli uffici dell’assessorato di viale Aldo Moro, al civico 30/3. “Si deve assolutamente fare in modo che il colpevole non la passi liscia e che possa ricevere una pena esemplare per il vile gesto”, conclude Guido.