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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Corsi professionali liberi, Pendinelli chiede chiarimenti alla Regione

Il consigliere ha acceso un faro sulla questione, sollecitando l'ente regionale a mettere a disposizioni le sedi decentrate per non creare caos organizzativo

BARI – Fari puntati sul corsi di formazione professionali cosiddetti “liberi” e propedeutici all’avvio di una nuova attività lavorativa. Della questione di sta occupando il consigliere regionale Mario Pendinelli che ha inoltrato una interrogazione urgente all’assessore alla Formazione professionale, Sebastiano Leo.

Il problema sollevato dall’esponente regionale affonda i suoi presupposti nella legge Delrio: il riordino delle competenze delle Province, infatti, ha riportato in capo alla Regione Puglia attribuzioni che lo stesso ente aveva delegato alle Province, in questo caso la gestione e l’autorizzazione dei corsi liberi.

“Da diversi mesi sono state presentate domande per corsi liberi e tali istanze, a tutt’oggi, sono rimaste inevase – sottolinea il consigliere -. La Regione Puglia deve rispondere in modo concreto al processo che ha visto il ridimensionamento delle competenze delle Province, garantendo la migliore accessibilità ai servizi pubblici, garantendo tempi brevi agli iter amministrativi ed evitando di determinare una centralizzazione che nuocerebbe notevolmente alla funzionalità ed alla celerità delle risposte della pubblica amministrazione”.

“Uno degli obiettivi prioritari della pubblica amministrazione è quello di facilitare il rapporto tra apparato burocratico pubblico e cittadini e perseguire un continuo processo di semplificazione – si legge nel testo dell’interrogazione -: come e con quali tempi il governo della Regione Puglia intende procedere alla definizione di queste istanze che interessano molti cittadini pronti ad avviare attività lavorative?”.

Il consigliere chiede inoltre di sapere in che modo il governo intenda rispondere all’esigenza che questi servizi pubblici vengano svolti nelle sedi decentrate della Regione al fine di non creare disagi di tipo organizzativo e problemi nella tempistica di svolgimento delle necessarie attività burocratiche.

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