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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Centro blindato, corteo pacifico e festante: sfila il Movimento No Tap

Amministratori locali, cittadini di ogni età e attivisti hanno animato il pomeriggio leccese. Non solo da Melendugno e dai centri limitrofi per dire no al gasdotto con approdo a San Foca

LECCE – In centinaia, ieri, hanno animato il corteo No Tap che dalla stazione ferroviaria di Lecce si è snodato per i viali della città per ribadire che la mobilitazione contro la realizzazione del gasdotto, con approdo a San Foca, non arretra di un millimetro. Anzi, “invade” pacificamente il capoluogo di provincia dove il dibattito sulla discussa infrastruttura energetica ha fatto capolino solo saltuariamente.

Le forze dell’ordine sono state dispiegate in gran numero e via Templari, dove ha sede Tap, è stata praticamente blindata: ma alla manifestazione, coordinata dal Movimento No Tap hanno partecipato cittadini di ogni età, dai giovani agli anziani passando per famiglie con bambini, oltre ad attivisti ed esponenti politici, tra i quali quelli del Movimento Cinque Stelle e di Sinistra Italiana.

Numerosi i residenti a Melendugno e centri limitrofi, per una sorta di riedizione della giornata del 1 aprile, quando undici camion carichi di ulivi espiantati nell’area di cantiere di San Basilio, furono fermati a poche decine di metri dal sito di stoccaggio da una protesta pacifica e determinata. Presenti anche delegazioni del movimento No Carbone di Brindisi e del comitato Cittadini e lavoratori liberi e pensanti di Taranto

Soddisfatto il sindaco di Melendugno Marco Potì, che ha sfilato insieme ad altri amministratori (Lizzanello, Martano, Vernole): “E’ stato un corteo atipico, per la tipologia di persone che lo hanno composto. In un sabato pomeriggio quasi estivo c’erano moltissime mamme a sventolare bandiere, a reggere striscioni. Penso che questo possa significare che il dissenso verso questo tipo di infrastruttura imposta è più diffuso di quello che si vuol far credere. Tutto si è svolto nella massima civiltà ed è la migliore risposta a personaggio come il ministro Calenda che invece di prendere atto della situazione, nei suoi viaggi annuncia nuovi gasdotti per il Salento”.

Il riferimento del primo cittadino è all’accordo tra le società Eni (Italia) Depa (Grecia) e Gazprom (Russia) per portare il gas russo in Italia attraverso i gasdotti Turkstream e Igi Poseidon con approdo nell’Otrantino. A differenza del Tap, che ha incontrato da subito l’opposizione dell’amministrazione di Melendugno, l’Igi Poseidon ha ricevuto negli anni scorsi l’assenso delle istituzioni locali. 

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