LECCE - Il Partito democratico vuole sapere ufficialmente quanto sono costate al Comune di Lecce le prestazioni professionali dell'avvocato Domenica Guadalupi, il legale che sta attualmente tutelando gli interessi dell'amministrazione nei due procedimenti che la contrappongono all'associazione temporanea di imprese che ha realizzato la filovia. Nella prima controversia come attore del giudizio, nella seconda come convenuto. Per un equivalente economico sostanzialmente a somma zero: il Comune chiede all'Ati quasi quanto quest'ultima chiede al Comune.

Il leader della minoranza in Consiglio comunale, Antonio Rotundo, ha depositato un'interpellanza urgente a risposta scritta per conoscere le cifre esatte relative agli incarichi - affidati con la delibera di Giunta numero 687 del 17 settembre scorso - ma anche per sapere per quale motivo "non sono state utilizzate le professionalità interne all'avvocatura comunale". C'è da tenere in conto anche un'ulteriore provvedimento, del 29 ottobre, con il quale il sindaco Paolo Perrone ha voluto che Guadalupi affiancasse l'avvocatura comunale nel giudizio di opposizione al decreto ingiuntivo della Sirti, l'azienda capofila dell'Ati.

Da quando ha ricevuto il mandato dall'amministrazione, Domenico Guadalupi è assunto agli onori della cronaca in più circostanze, data la rilevanza della questione filobus nel dibattito cittadino, e ha sempre dimostrato una certa vis polemica, replicando, quando lo ha ritenuto necessario o è stato invitato a farlo, ad alcune sollecitazioni che il Pd ha rivolto al sindaco (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=27070).