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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"Costretti a utilizzare i nostri autoveicoli": incrociano le braccia i letturisti Aqp

Lo sciopero regionale ha interessato anche il Salento. Filctem Cgil sollecita la società appaltatrice a intervenire su F.IMM. I dipendenti si dicono stanchi di sostenere le spese

LECCE – Hanno incrociato le braccia anche nel Salento gli addetti alla lettura dei contatori Aqp. Lo sciopero è stato proclamato, su scala regionale, da Filctem Cgil in rotta di collisione con la F.IMM, ovvero con l’azienda che si è aggiudicata l’appalto per il servizio.

I lavoratori in questa prima giornata di sciopero hanno manifestato a Bari prima di incontrare il presidente Michele Emiliano e la direzione del personale di Aqp cui hanno rappresentato le presunte inadempienze dell'azienda. 

Vani, spiegano dal sindacato, sono stati i solleciti di incontro invitati nei giorni precedenti per sventare la mobilitazione e risolvere il problema. La società F.IMM, in buona sostanza, non rispetterebbe un punto del contratto d’appalto e i dipendenti sarebbero costretti a utilizzare mezzi propri per raggiungere le abitazioni in cui effettuare i controlli.

D’altra parte, secondo il sindacato, anche Aqp dovrebbe verificare, all’atto dell’affidamento, che l’azienda appaltatrice avesse tutti i requisiti previsti dal contratto d’appalto.

“Verifica che evidentemente non ha fatto, in quanto i lavoratori sono costretti a utilizzare il proprio autoveicolo, usufruendo di un rimborso chilometrico difforme da quello previsto con il supplemento ordinario n°63 alla Gazzetta Ufficiale pubblicata il 29.12.2017”, si legge in una nota sindacale.

Ma i nodi da sciogliere sarebbero anche altri.

“La F.IMM applica una trattenuta forzosa quando i lavoratori, per motivi di sicurezza e indipendenti dalla loro volontà, sono costretti a fermarsi temporaneamente a causa d’improvvisi rovesci o di condizioni metereologiche avverse – si legge ancora -. Siamo nella Regione Puglia dove il rispetto delle regole e del Ccnl rappresenta la strada maestra e dove sicuramente non vige la legge dell’homo homini lupus”.

E ancora: il sindacato lamenta il sottoinquadramento dei lavoratori, che sono fermi al 1° livello, e rivendica il pagamento dello stipendio del mese precedente e non del mese corrente, come prevede il Ccnl.

Filctem Cgil spiega di aver richiesto un incontro all’azienda, senza mai ricevere risposta, tranne quando ha attivato la procedura per lo sciopero. “Come gesto di buona volontà e di responsabilità, per evitare traumatiche rotture, abbiamo garantito la sospensione dello sciopero in presenza di una convocazione aziendale che, allo stato attuale, non è giunta”, prosegue la nota.

Il sindacato teme che l’azienda abbia preferito la strada dello “scontro” a quella del confronto. E denuncia l’esasperazione dei dipendenti che sono “stanchi di sostenere di tasca propria spese che non rientrano nelle loro competenze”.

Franco Giancane, coordinatore regionale Filctem, intanto ha chiesto un incontro alla stazione appaltante informando la Regione Puglia, proprietaria di Aqp, della situazione in atto.

“È facile vincere le gare con ribassi significativi e scaricare i costi sui lavoratori, costringendoli a utilizzare le proprie autovetture con rimborsi chilometrici che definire ridicoli rappresenta un eufemismo o applicare trattenute in busta paga senza contestazione alcuna solo perché, per motivi di sicurezza, sono costretti a rallentare la produzione in caso di avversità climatiche”, dichiara il segretario.

“Ricordo anche che lo stipendio, nel rispetto del contratto, deve essere accreditato il 27 di ogni mese – aggiunge lui-. Acquedotto Pugliese di fronte a questa situazione, non può fare la parte dello spettatore silente. Verificare e monitorare l’applicazione del contratto di appalto e l’applicazione corretta del Ccnl è un suo dovere”. 

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