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Dato per morto non viene ricoverato, ed è polemica

Insorge la destra provinciale e regionale dopo un presunto caso di malasanità avvenuto a Melpignano. Per Palese, Baldassarre e Vadrucci, la sanità regionale è diventata una vergogna nazionale

La vicenda risale a qualche giorno fa ma gli echi della polemica tardano a spegnersi. Parliamo della storia di presunta malasanità avvvenuta a Melpignano sulla quale intervengono gli esponenti azzurri provinciali e regionali. "I vertici della Asl di Lecce e l'assessore regionale alla Sanità avviino una indagine interna per stabilire come sia possibile che una equipe medica del 118 si arroghi il diritto di negare il ricovero in ospedale di un paziente ancora in vita dicendo che tanto sarebbe arrivato morto in ospedale", sbottano in una nota firmata dal capogruppo di Forza Italia alla Regione Puglia, Rocco Palese e dai consiglieri regionali Raffaele Baldassarre e Mario Vadrucci, i quali interrogano il Presidente della Giunta e l'assessore alla Sanità sul presunto caso di malasanità verificatosi il 1° febbraio scorso a Melpignano, episodio denunciato in un esposto alla Procura della Repubblica dal genero del paziente.

"Risulta che il 1° febbraio scorso, dalla casa di cura Villa Oria di Melpignano", scrivono Palese, Baldassarre e Vadrucci, "sia stato chiamato il 118 per intervenire su un paziente che stava male. Il medico di quella equipe pare si sia rifiutato di ricoverare il paziente in ospedale sostenendo che vi sarebbe arrivato morto, tanto che dalla Casa di Riposo veniva chiamata la famiglia del paziente per comunicare che il loro congiunto era in fin di vita. Ma per fortuna una volta arrivati sul posto", rimarcano gli esponenti forzisti, "i familiari del paziente lo hanno trovato ancora in vita e hanno chiamato nuovamente il 118 e i carabinieri di Corigliano d'Otranto, dinanzi ai quali l'equipe del 118 (nel frattempo cambiata) ha deciso di ricoverare immediatamente il paziente all'Ospedale di Scorrano.

Qui dopo qualche ora e le necessarie cure, il paziente si è ripreso completamente, tanto da essere successivamente dimesso dall'ospedale e riportato presso la Casa di Riposo. Se i parenti del povero paziente non avessero chiamato i carabinieri l'uomo sarebbe stato ricoverato comunque o sarebbe morto", si domandano Palese, Baldassarre e Vadrucci che chiedono alla Giunta "di avviare subito una indagine amministrativa per capire cosa sia accaduto e se, per caso, non vi sia una qualche indicazione inviata ai direttori generali e da loro ai responsabili del servizio di emergenza 118 che miri a limitare i ricoveri negli ospedali pugliesi". "Siamo alla vergogna di una sanità che si arroga il diritto di decidere della vita e della morte di un paziente. La sanità dell'accoppiata Vendola - Tedesco", concludono, "sta diventando una vergogna nazionale!".

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