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Delli Noci guarda al futuro, Direzione Italia esulta: buona la sua prima prova

Il terzo arrivato si apre al dialogo. Bellanova chiede alla città di sostenere Salvemini. Gabellone soddisfatto del voto

LECCE – La terza posizione è una vittoria morale. E Alessandro Delli Noci pensa già al futuro, forte di quasi 9mila preferenze. “Questo risultato – commenta - ci dice che il nostro movimento è superiore al Pd, a Forza Italia e al Movimento 5 Stelle. Il nostro risultato – aggiunge - dice chiaramente che la società civile è ritornata al centro della scena politica e ha il diritto, finora negato, di essere ascoltata”.

Per il fondatore di Un’altra Lecce, che ha stretto alleanza in questa campagna elettorale con Udc, Lecce area metropolitana, Andare oltre, Cambiamo Lecce, Sveglia Lecce, Pensionati e invalidi – Giovani insieme, “questa è indubbiamente la vittoria della democrazia”.

“Abbiamo dimostrato – asserisce l’ex assessore della Giunta Perrone, oggi in contrasto con partiti e movimenti del centrodestra tradizionale - di essere una forza determinante in città, una forza che si è sviluppata in soli sei mesi e che è, evidentemente, destinata a crescere. Abbiamo già avviato una campagna di tesseramento – prosegue - che coinvolge i miei candidati e tutti i cittadini liberi e riformisti che si riconoscono nel nostro pensiero e nella nostra azione”. 

Forte di un consenso che potrebbe renderlo ago della bilancia al ballottaggio, Delli Noci così prosegue: “Siamo disposti a dialogare con tutti coloro che riconoscono il nostro metodo, quello che ha messo al centro la società civile, i suoi bisogni e le sue proposte”. “Siamo disposti a dialogare – precisa - con tutti coloro che si riconoscono nei principi alla base del nostro programma, vale a dire la legalità, la trasparenza e la partecipazione e nei nostri valori che rompono gli schemi clientelari e danno valore a tutti gli uomini e le donne di questa città”.

Poi, un ringraziamento, a “tutti coloro che ci hanno sostenuto, i miei 216 candidati, il loro impegno e la loro passione”, oltre che allo staff. “Da oggi- conclude -, si apre un capitolo nuovo, non meno appassionante di quello che ci ha visto coinvolti e impegnati in questi ultimi sei mesi".

Antonio Gabellone, nelle vesti di coordinatore provinciale di Direzione Italia, commenta invece il voto del partito fondato da Raffaele Fitto all’inizio di quest’anno e quindi al suo primo confronto sul terreno elettorale, prima di analizzare il voto complessivo del centrodestra. E non nasconde la soddisfazione, specie per il risultato di Lecce, definito “straordinario”. “Essere il primo partito della città capoluogo – dice Gabellone -, alla prima prova elettorale del nostro simbolo e con un risultato che sfiora il 18 per cento, è una soddisfazione unica che ripaga dal grande lavoro svolto da tutti i candidati che compongono la lista”.

Circa Mauro Giliberti, sembra convinto che l’obiettivo sia vicino e afferrabile. “Centra un risultato tra i migliori d’Italia – aggiunge Gabellone -, che seppure già al primo turno non ci permette la vittoria di coalizione, pone le basi per la volata vincente tra quindici giorni”.

In senso generale, Gabellone vede poi un centrodestra in salute in tutta la provincia. E aggiunge: “Laddove si presenta unito o allargato ad alcuni contributi importanti vince con numeri importanti, conquistando Salice Salentino, San Cesario di Lecce, Scorrano, Castro, Ruffano, Guagnano, San Cassiano, affermandosi in maniera importante a Casarano, dove sfiora la vittoria al primo turno, a Tricase e a Galatina, dove il centrodestra partiva da posizioni di opposizione o marginalità ed ha costruito due opportunità di governo e di futuro per le due città che al secondo turno potrebbero regalare altrettante fantastiche affermazioni”.

Tra l’altro, sebbene sia difficile, per stessa ammissione di Gabellone, non è definita “impossibile, vista la presenza al primo turno di tanti candidati di estrazione di centrodestra, la rimonta di Livio Nisi a Galatone, dove il centrodestra va al ballottaggio con la convinzione che la partita non sia affatto chiusa”.

Teresa Bellanova, viceministro allo Sviluppo economico, estrazione Pd, ringrazia invece Carlo Salvemini “per la grande generosità e la passione con cui ha condotto questa campagna elettorale”. “Strada per strada – prosegue -, come lui stesso più volte ha affermato, rifuggendo da ogni retorica e dimostrando non solo di conoscere questa città nelle sue dinamiche più profonde ma anche di essere pronto a governarla con competenza e intelligenza”.

Per Teresa Bellanova, si tratta di un risultato “che sicuramente si attesta come uno dei migliori degli ultimi tempi, e che si avvale di un importante valore aggiunto personale, a differenza del candidato del centrodestra la cui debolezza rispetto alla coalizione è ormai evidente”.

Fra due settimane sarà il momento di un secondo confronto, ma, nonostante lo svantaggio attuale, si apre una partita “delicata e allo stesso tempo entusiasmante, ed è  assolutamente necessario sostenere in tutti i modi Carlo – prosegue, rivolgendosi al suo elettorato e probabilmente richiamando l’attenzione anche degli altri -, verso un risultato finale che può in modo molto netto riservare alla città una bellissima sorpresa”.

Un risultato che, per il viceministro, si può raggiungere con “l’alleanza più importante e determinante”, quella “con i cittadini, con la città, con le categorie, con la parte più viva e vitale della comunità leccese. Lecce ha bisogno di un buon governo e di nuove parole d’ordine, per essere finalmente elemento trainante dell’intero territorio salentino”. Per Teresa Bellanova, “Carlo Salvemini, il centrosinistra, chi ha lavorato fianco a fianco con lui in queste settimane, hanno intercettato e interpretato la grande voglia di cambiamento della città”. “Può accadere”, la speranza. “Lavoriamo perché accada”, il richiamo.

Ancor più esplicito il senatore Dario Stefàno, presidente del Movimento La Puglia in più: “Lecce fino a ieri rappresentava una sorta di fortino inespugnabile del centrodestra in Puglia, pertanto - commenta - dobbiamo essere soddisfatti per aver raggiunto il ballottaggio a cui è giunta la coalizione di centrosinistra guidata da Carlo Salvemini che ci ha consentito di agganciare un obiettivo importante come non avveniva da vent'anni".

"Non era affatto semplice né scontato - prosegue Stefàno -, è un risultato storico del quale dobbiamo essere orgogliosi e che deve servire da sprone per dare fondo a tutte le energie in questi quindici giorni che ci separano dal secondo turno. L’impulso dato dai leccesi ci dà coraggio, questa volta possiamo davvero compiere l’impresa di strappare la città al centrodestra. E’ un traguardo a portata di mano".

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