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Tradizione e innovazione, Delli Noci lancia il rush finale verso il voto

Al Politeama Greco la presentazione di tutti i candidati delle sei liste a sostegno. Una settima sarà ufficializzata domani

LECCE – “Un sistema radicato e strutturato di amici e di amici degli amici che sta strozzando questa città”. Dal palco del Politeama Greco Alessandro Delli Noci liquida in maniera perentoria coloro con i quali ha collaborato alla guida del governo della città fino alle dimissioni da assessore, a dicembre, e con essi la coalizione di centrodestra che sostiene Mauro Giliberti in continuità con i due mandati di Paolo Perrone.

Dietro il giovane amministratore sono seduti i 192 candidati delle sei liste (Andare Oltre, Cambiamo Lecce, Lecce Area Metropolitana, Sveglia Lecce, Udc, Un'altra Lecce) che lo hanno seguito e domani ne sarà ufficializzata una settima (Partito Pensionati e Invalidi - Giovani insieme). Di queste solo quella dell’Udc ha una evidente impostazione partitica, mentre quella di Andare Oltre – che è pure il movimento del sindaco di Nardò Pippi Mellone - è senza dubbio quella collocata in quella destra dove Delli Noci si è formato politicamente: legalità, tradizione, merito, innovazione, dice lo speaker che lo presenta, sono i punti cardinali della sua avventura come candidato alla carica di primo cittadino.

Ma Delli Noci non è uno sprovveduto, la sua scelta di scendere da una nave apparentemente inaffondabile non è frutto di incoscienza o di ripicca: certo, gli rimproverano di aver mollato gli ormeggi una volta capito che non sarebbe stato lui il candidato designato, ma è chiaro che a un certo punto ha iniziato a starci stretto in quella giunta e che quella sensazione è tracimata in una rottura plateale che comporta anche l’assunzione di molti rischi. Dal palco ricorda di aver promesso, in tempi non sospetti durante un incontro pubblico, che sarebbe stato un disobbediente e per alcuni versi quell’esito si è materializzato, forse in ritardo.

Ad applaudirlo, in prima fila, ci sono l’assessore regionale al Welfare, Totò Negro, e l’ex rettore dell’Università del Salento, Domenico Laforgia, direttore del dipartimento Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Puglia: insomma, anche pezzi della galassia di centrosinistra del governatore Michele Emiliano sono dalla sua parte.

Anche per questo Delli Noci ha insistito molto, nei mesi scorsi, per connotare la sua candidatura con un segno trasversale e oggi, ad un mese esatto dal voto del primo turno, Delli Noci è una mina vagante di cui gli avversari devono avere rispetto: ambisce ad arrivare al ballottaggio, a sovvertire i pronostici, ci crede lui e ci credono i suoi, ma in ogni caso il suo risultato sarà una variabile determinante per far pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra.

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