Tarsu, detassate la aule del catechismo. E sanzioni minime per il pregresso

LECCE - Prima che il consiglio comuale in programma nel pomeriggio a Palazzo Carafa si arenasse nelle secche di una maggioranza litigiosa sulla variante urbanistica per la costruzione di una struttura alberghiera in via Calore, (traversa di via San Nicola), tra i provvedimenti approvati c'è anche quello proposto dall'assessore ai Tributi, Attilio Monosi, sulla detassazione di tutti i luoghi di catechesi delle parrocchie leccesi, assimilate con effetto retroattivo al primo gennaio ai luoghi di culto. A dire sì quasi tutti i presenti eccezion fatta per alcune sporadiche astensioni.

Una decisione non improvvisata, ma che è stata la conseguenza di un impegno che l'amministrazione aveva assunto dopo un lungo incontro con l'arcivescovo di Lecce, monsignor Domenico D'Ambrosio alla presenza di molti dei parroci leccesi. "Il provvedimento adottato - ha spiegato Monosi - ha il chiaro intento di consolidare tra le attività di culto anche l'insegnamento professato nei luoghi del catechismo". Ma c'è di più: per le annualità pregresse e non pagate, la sanzione sugli accertamenti sarà ridotta al minimo consentito dalla legge.

Così, mentre a livello nazionale il governo Monti ha assunto l'impegno con l'Europa di porre rimedio ai troppi benefici - configurabili come aiuto di stato - di cui godono le associazioni no-profit e la Chiesa cattolica in particolare, reintroducendo l'Ici per tutti gli immobili non esclusivamente di culto, il Comune di Lecce detassa le aule del catechismo. E dire che proprio sul recupero dell'evasione tributaria l'attuale amministrazione comunale ha puntato molto della sua azione di risanamento dei conti.