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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Leuca / Via Leuca

Dietro front sulle strisce blu. I commercianti di via Leuca incassano la prima vittoria

Il braccio di ferro tra Comune di Lecce e residenti dei quartieri interessati dall'estensione dei parcheggi a pagamento, si conclude con la disponibilità del sindaco Perrone a revocare la decisione. Ampia partecipazione popolare

LECCE – Quella che si è consumata oggi in via Leuca è stata una specie di civile, ma altrettanto dura, rivolta popolare. Oggetto del contendere, l'allargamento a macchia d'olio delle famigerate strisce blu in alcune zone semi periferiche che, fino ad ora, l'avevano fatta franca: via Leuca, appunto, viale Marche e dintorni.

Ad averne la peggio l'amministrazione comunale di Lecce, rappresentata dal sindaco Paolo Perrone e dall'assessore alla Mobilità, Luca Pasqualini che hanno alzato bandiera bianca di fronte agli animi accesi di residenti e commercianti. L'incontro, fissato in tarda ora per favorire la partecipazione di tutti e consumatosi lungo un marciapiede, è stato "un successone" secondo il referente del comitato costituito ad hoc, Giovanni Manzo.

La macchina della protesta si era messa in moto dai primi di gennaio, immediatamente dopo le prime voci – rivelatesi fondate – sulla possibilità di estendere i parcheggi a pagamento in quartieri ad alta densità di traffico e residenti. Nonché storicamente adibiti al commercio. I negozianti della periferia sono stati i primi ad alzare la voce, in barba a chi li voleva d'accordo con l'amministrazione di Palazzo Carafa, perché preoccupati della "bastosta" inflitta ai clienti. Questa sera erano presenti quasi tutti i rappresentanti degli esercizi commerciali che nei giorni scorsi si erano fatti notare per i cartelli di protesta apparsi su vetrine e saracinesche. Uniti nel ribadire il loro fermo "no" ad un aumento dei costi per la clientela.

Paradossalmente, ha spiegato qualcuno, il prezzo del parcheggio costerebbe più del caffè preso al volo in un bar. O di un acquisto veloce. A poco sono valse le giustificazioni del sindaco seduto in sella al suo cavallo di battaglia: le strisce blu dimezzano la sosta delle automobili, agevolando il turn-over degli acquirenti. La folta delegazione dei residenti, allo stesso modo, non si è tirata indietro quando si è trattato di far valere le proprie ragioni: l'abbonamento della società Sgm gratuito per la prima automobile, costa 30 euro ogni mese per la seconda vettura di famiglia.

perrone2-2Non è questione di spiccioli, ma di una spesa che – fanno notare – raggiunge annualmente la soglia di una nuova tassa. Quasi "una seconda Imu". Respinta al mittente, nel gran vociare del dissenso, anche la proposta palliativa del primo cittadino: strisce blu solo nelle vie principali e un 30 per cento di parcheggi gratuiti relegati nelle traverse. I manifestanti, che sembravano ben intenzionati ad ottenere l'ultima parola, hanno insinuato che i giochi fossero già stati decisi dagli amministratori di Palazzo Carafa. Infine, la resa.

Perrone si è dichiarato disposto a fare retromarcia, "preso atto della volontà ferma dei cittadini nettamente contrari alla proposta". Per non dire infuriati. Annunciando la sua volontà di rimettere in discussione il piano elaborato dalla società partecipata Sgm. Il comitato "stop alle strisce blu" ha incassato un primo, insperato, successo. "Quest'incontro ha avuto un esito decisamente positivo e ci riteniamo soddisfatti sia della larga partecipazione popolare che dell'apertura dimostrata dal Comune di Lecce. – conclude Manzo – Ma alle parole dovranno seguire i fatti".

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