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Umidità, liquami e altri disagi nelle case popolari: "Iacp indifferente"

Fratelli d'Italia denuncia la situazione precaria di via Spallanzani, a Copertino: nonostante diversi solleciti, nessun intervento di manutenzione per ripristinare le ideali condizioni di igiene e sicurezza. Pede: "Una vergogna"

COPERTINO - "Basta lunghe attese per le opere di manutenzione agli stabili popolari di proprietà dell'Istituto autonomo case popolari". A dichiararlo è Giuseppe Pede, responsabile della sezione Fratelli d'Italia, a Copertino, a seguito di segnalazioni di alcuni residenti in via Spallanzani allo Iacp di Lecce. Qui, problemi strutturali, soprattutto interni alle abitazioni, stanno creando disagi ai tanti inquilini che regolarmente versano il canone di locazione e che, spesso, sono costretti a convivere con liquami negli scantinati, umidità, solai pericolanti e con le più disparate situazioni di disagio abitativo.

"La situazione è resa ancor più grave - spiega - allorquando al disagio abitativo, si accompagnano anche seri problemi di salute all’interno di molti nuclei familiari e dove spesso i protagonisti sono purtroppo bambini in tenera età e/o anziani".

Attenzione alla problematica viene chiesta anche al primo cittadino e all'amministrazione comunale: "Chiediamo che il sindaco in primis - afferma -, oltre a chi di competenza, si faccia parte diligente per ripristinare le gravi situazioni di degrado presenti, interpellando urgentemente lo Iacp per conoscere nel dettaglio il programma degli interventi di manutenzione".

Per Pede, infatti, appare inaccettabile che, nel 2013, alcuni inquilini debbano usufruire del bagno del vicino o di parenti per l'inagibilità del proprio da 2 mesi, come nel caso della famiglia di Vito Biscozzi: "Dopo la denuncia fatta pervenire tramite l’amministratore all’ente il giorno 18 agosto - raccontano -, è seguito un sopralluogo da parte del tecnico giorno 26 agosto. Giorno 28 agosto interpellato lo Iacp tramite l’amministratore ci veniva confermato che l’ingegnere aveva disposto l’intervento di manutenzione, quindi a giorni avrebbero ripristinato il tutto. A circa 40 giorni di distanza non posso ancora utilizzare i servizi.  Tutto ciò, nonostante le ripetute sollecitazioni all’amministratore".

Oltre al caso specifico, vi sono tantissime altre situazioni di estremo degrado: cantine lasciate allo stato rustico, con il sistema idrico fognante rotto che riversa il liquame nel terreno delle fondamenta; infiltrazioni dallo scarico dei sanitari installati nel piano superiore; fessure nelle mura che fanno piovere in casa. Tutte situazioni già segnalate e poi verificate  da tecnici dello Iacp, senza che abbia avuto seguito l’intervento di manutenzione. A tutto questo si aggiungono finestre rotte, fili elettrici sfoderati nel cortile, marciapiedi divelti e tanto altro ancora.

"Dopo i continui e numerosi solleciti è insostenibile l’atteggiamento di indifferenza adottato dall’ente preposto a rimuovere le situazioni di disagio - precisa Pede - in cui gli inquilini sono costretti a vivere". "Vergognoso" poi sarebbe l'atteggiamento di quanti si trincerano dietro a un “che ci posso fare”.

Fratelli d’Italia chiede un’immediata risoluzione dell’annoso problema e annuncia che, se a stretto giro non vi sarà una concreta risposta da parte degli Uffici competenti, procederà per vie legali al fine di garantire i diritti degli inquilini delle case popolari, riservandosi il diritto di chiedere il risarcimento dei danni fisici e morali dagli stessi subiti.

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