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Politica Corigliano d'Otranto

Discarica Corigliano, Regione favorevole a riconversione. La palla passa a Perrone

L'assessore Nicastro e i dirigenti d'area accolgono la proposta di 14 sindaci di ripensare il conferimento nell'impianto. Le verifiche spetterebbero al presidente dell'Oga. Ma Blasi frena gli entusiasmi: "Vogliamo atti ufficiali"

CORIGLIANO D’OTRANTO - La Regione Puglia apre alle istanze del sindaco di Corigliano d’Otranto, Ada Fiore, e di altri tredici sindaci del comprensorio, che avevano chiesto di convertire la discarica in un impianto adibito al solo conferimento dei rifiuti – resi inerti in seguito a specifico trattamento - provenienti dall'impianto di Poggiardo. Una proposta che sembra ricevere il beneplacito dell’assessore all’Ambiente, Lorenzo Nicastro.

Il 21 marzo, la prima cittadina di Corigliano, aveva inviato una lettera all'assessorato delegato e al dirigente del Servizio ciclo rifiuti e bonifica, per chiedere di prendere in considerazione una conversione dell'utilizzo dell'impianto, che sorge sempre in contrada Scomunica. Ieri la risposta di Nicastro e di Antonello Antonicelli e Giovanni Campobasso.

"Si ritiene – scrivono dalla Regione – che l'impegno assunto dal sindaco del Comune di Corigliano d'Otranto, volto a verificare l'utilizzo esclusivo della discarica ubicata sul proprio territorio per lo smaltimento della frazione secca residuale e non altrimenti valorizzabile, proveniente dall'impianto di Poggiardo che dovrà adeguare il proprio ciclo di trattamento al Piano, risponda alle previsioni del vigente Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani".

La Regione, tuttavia, affida all'Oga Lecce, il cui presidente è Paolo Perrone, protagonista nei giorni scorsi di una polemica con Ada Fiore sull’argomento, la verifica delle condizioni. Ma se il sindaco di Corigliano sembra entusiasta di questo primo tassello, il consigliere regionale Pd, Sergio Blasi, dalla vicina Melpignano, replica: “Nessuno pensi di prenderci in giro sulla discarica di Corigliano”.

In una nota precisa: “Fuor di polemica, non condivido l’entusiasmo espresso dal sindaco di Corigliano Ada Fiore in merito alla lettera con la quale l’assessore Nicastro e i dirigenti Antonicelli e Campobasso aprono timidamente uno spiraglio sulla riconversione della assurda discarica sulla falda acquifera in contrada Scomunica. Voglio dire in maniera chiara a chi ha la responsabilità politica e amministrativa della gestione dei rifiuti a livello regionale che non basta fornire un generico indirizzo, o un auspicio, per lavarsene le mani rimandando tutto alla sede dell’Oga. Vogliamo atti ufficiali”.

“Dal Piano dei rifiuti – prosegue - quella discarica dovrebbe servire ad accogliere in emergenza il biostabilizzato maturo di 46 comuni. Sei di questi comuni riescono a smaltire l’umido in maniera differenziata fuori provincia. Non si capisce dalla lettera dell’assessore Nicastro, né dalle intenzioni del presidente dell’Oga Paolo Perrone, dove andrà a finire l’umido dei restanti 40 comuni. Poi si parla di ospitarvi la frazione secca, che invece è destinata alla produzione di cdr a Cavallino. Idee generiche e nessun impegno effettivo, né da parte della Regione, né da parte dell’azienda proprietaria il cui responsabile si permette anche di ironizzare a mezzo stampa sulla riconversione dell’impianto. Un atteggiamento intollerabile”.

Per queste ragioni, Blasi non vede in quella lettera nessuno spiraglio per cui valga la pena di esultare: “Nessuno – tuona - pensi di imbrogliare. Da parte mia ho chiesto al Consiglio regionale una presa di posizione politica chiara sulla riconversione della discarica. Mi spiace però che a fronte di una così importante questione si proceda con continui rinvii. In merito confido nella responsabilità del presidente Introna, perché ancora oggi il rischio di inquinamento della falda è tutt’altro che sventato”.

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