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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Rifiuti abbandonati: fototrappole nelle campagne, più ispettori in centro

In commissione la proposta del consigliere Monticelli, formalizzata in una mozione: noleggiare i dispositivi e pagarne il costo con le sanzioni

LECCE – Nel 2017 sono state fatte 400 sanzioni per abbandono incontrollato o non conforme di rifiuti sul territorio della città di Lecce. Il dato è stato riportato durante la seduta della commissione Ambiente – presidente Natasha Mariano Mariano – dal comandante della polizia locale, Donato Zacheo.

A Palazzo Carafa si è discusso di come intensificare i controlli: tra le varie ipotesi, quella di utilizzare le decine di videocamere installate in diverse zone della città, soprattutto in centro, per ragioni di sicurezza e ordine pubblico. Questa soluzione però risulta poco efficace perché l’individuazione di un trasgressore attraverso un'immagine potrebbe portare all’identificazione solo dopo una processo piuttosto lungo e faticoso, dai risultati affatto scontati.

Molto meglio, ha detto il comandante, ricorrere agli ispettori ambientali di cui andrebbe rinforzato l’organico: sono loro infatti a spulciare tra i rifiuti per risalire, per esempio tramite fatture e corrispondenza, agli “zozzoni”. In questo senso si valuta la possibilità di ricorrere anche ad alcune unità dell’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti, la Monteco.

Un discorso a parte, naturalmente, meritano le zone periferiche e le campagne utilizzate come discariche abusive: in quel caso sì che le fototrappole sarebbero efficaci. Si tratta di piccole videocamere nascoste che in altri comuni del Salento stanno producendo risultati importanti: immortalando la targa di chi per forza di cose deve arrivare sul sito con un mezzo, consentono rapidamente l’identificazione.

Servono però fondi e allora il consigliere di minoranza, Bernardo Monticelli, ha proposto di rivolgersi a ditte che noleggiano i dispositivi. L’esponente del centrodestra ha stimato in 2mila euro circa il costo del noleggio di una telecamera mobile per tre mesi e ha presentato proprio questa mattina una mozione (da discutere in consiglio comunale) con la quale si impegna l’amministrazione a prevedere la somma di 20mila euro nel bilancio 2018 per poter utilizzare dieci dispositivi, numero giudicato necessario per un’azione efficace considerata l’estensione del territorio leccese. Le sanzioni, ha spiegato, permetterebbero di ammortizzare le spese in breve tempo.

L’idea è stata recepita da tutta la commissione che tornerà a riunirsi mercoledì: sollecitata la presenza dell’assessore Carlo Mignone, del dirigente Fernando Bonocuore e del direttore per l’esecuzione del contratto tra Comune e Monteco, Renato Brunetti. L’ex assessore al ramo, Andrea Guido, ha sollecito la giunta a passare dalle parole ai fatti, ricordando che della questione si parla già da settembre.

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