LECCE - Il comitato di protesta permanente che raccoglie gli utenti “indignati” per il servizio di trasporto urbano in città, torna a farsi sentire con un comunicato che denuncia “il disservizio dei bus”. Gli utenti prendono di mira  la linea 24 che collega il centro con la stazione ferroviaria, l'ospedale “Vito Fazzi” e l'estrema periferia della zona 167/B, un quartiere popolare che necessita di un’attenzione particolare.

“Durante la stagione estiva, le corse pomeridiane dei bus sono dimezzate, con un conseguente dilatamento dei tempi di attesa che arrivano sino all’ora. – denunciano loro - Resta inoltre del tutto inconcepibile che in una città di centomila abitanti le corse dei bus terminino, in piena estate, alle 21 e 30.” Il comitato di protesta torna sulle promesse “non mantenute” che appena un anno addietro, avrebbe fatto il presidente Sgm, Gianni Peyla “riguardo i servizi notturni a chiamata per coloro che avessero bisogno di recarsi in farmacia, di rendere visita a familiari con problemi di salute o per motivi di carattere umanitario”.

Le proteste ormai storiche dei cittadini insistono sulle restrizioni degli orari nei giorni festivi, “comprese le festività natalizie e patronali, in cui viene fatto circolare un solo bus per tutta la giornata”. “Malgrado le ripetute sollecitazioni alla passata amministrazione, con lettere, comunicati stampa e sit-in di protesta di un gruppo di utenti, nulla si è mosso”, denuncia a chiare lettere il Comitato che, approfittando del cambio di guardia nella giunta comunale, rivolge direttamente al nuovo assessore ai trasporti Luca Pasqualini, l’invito per una convocazione tempestiva, in modo da discutere e risolvere, assieme ai dirigenti della società partecipata, gli annosi problemi dell’utenza.