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Dopo l'arresto, Palazzo Carafa perde il suo decano: si dimette Torricelli

Amministratore comunale dal 1975, è rimasto coinvolto nell'inchiesta sulla gestione della case popolari: con gli ex assessori Attilio Monosi e Luca Pasqualini avrebbe avuto un ruolo di primo piano

LECCE - Sono state protocollate oggi a Palazzo Carafa le dimissioni del consigliere comunale Antonio Torricelli, dal 7 settembre agli arresti domiciliari insieme ad due altri componenti dell'assise cittadina - gli ex assessori della giunta di centrodestra Luca Pasqualini e Attilio Monosi - nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla guardia di finanza sulla gestione delle case popolari e degli alloggi parcheggio. 

Sono state sette in tutto le ordinanza di custodia cautelare (più due per l'obbligo di dimora) notificate, oltre a decine di avvisi di garanzia. A Torricelli sono contestati i reati di associazione per delinquere, corruzione per atti contrari al dovere di ufficio, corruzione elettorale, falso ideologico in atto pubblico aggravato.

Già nell'ulitmo consiglio, quello di venerdì scorso, in aula aveva fatto il suo esordio tra le fila del Partito Democratico Paola Leucci ( presente anche nella passata consiliatura) in qualità di supplente, ma da oggi la surroga è da considerarsi definitiva. Il primo a dimettersi era stato Luca Pasqualini, seguito qualche giorno dopo da Attilio Monosi: al loro posto Carmen Tessitore e Giordana Guerrieri, le prime non elette per la lista Direzione Italia.

Antonio Torricelli era il decano di Palazzo Carafa, dove è entrato quando aveva 31 anni: è stato amministratore cittadino ininterrottamente dal 1975, ricoprendo anche il ruolo di assessore e vice sindaco. Nella consiliatura in corso era anche presidente della commissione Bilancio, vice presidente della commissione Urbanistica e componente di altre tre (Traffico, Annona e Ambiente).

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