rotate-mobile
Politica

...e Paolo Perrone risponde di destro

"Rotundo dice menzogne sull'Iskenia". Risposta energica del vicesindaco e candidato per la coalizione di centrodestra, il quale chiarisce che il documento contestato non poteva cambiare destinazione

"Non so se parla così perché da vent'anni non fa l'amministratore, ma ha preso una grandissima cantonata". Paolo Perrone, assessore comunale ai Lavori pubblici, smonta le accuse di Antonio Rotundo, candidato sindaco per il centrosinistra, sul caso "Iskenia". Neanche il tempo che il diessino ribadisse la denuncia che il candidato sindaco del centrodestra gli ha risposto in conferenza stampa da Palazzo Carafa. Come ha asserito ieri sera nella trasmissione di una emittente televisiva locale, il candidato sindaco dell'Unione ha sostenuto oggi che i famosi terreni comprati a Lecce dalla società lussemburghese abbiano subito la modifica della destinazione d'uso.

Falso, risponde Perrone, il quale cita la legge regionale 20 del 2001, che all'articolo 11 recita: "Il Consiglio comunale adotta, su proposta della Giunta, un documento programmatico preliminare (dpp) contenente gli obiettivi e i criteri d'impostazione del Pug".

"Questi criteri furono approvati Consiglio comunale - ha ricordato Perrone - il 21 dicembre 2005 su proposta della Giunta del 10 giugno 2005. Si tratta di un documento che noi abbiamo pubblicizzato in modo che ciascun cittadino ma anche altri, quindi pure qualcuno del Giappone che avesse visto sul web la cartografia del documento programmatico, potesse muovere critiche a quanto stabilito. Rotundo sostiene, forse per ignoranza crassa, o in malafede vergognosa, che con questo documento avremmo cambiato la destinazione urbanistica dei terreni destinati a uso agricolo: è una menzogna".

"Per legge - ha spiegato Angelo Tondo, assessore all'Urbanistica - nessun documento programmatico può ottimizzare nulla, perché sarà il successivo piano a determinare la destinazione delle aree. Quello che Rotundo continua a ripetere è una grandissima bugia, che genera soltanto illazioni: non si vincono le elezioni con le menzogne". Tondo ha chiarito che il documento preliminare impartisce la linea di sviluppo urbanistico. Non si tratta quindi di destinazione uso, nesì di un criterio generale.

"Si forniscono indicazioni in quella fascia urbana - spiega anche Perrone - che il Pug potrebbe prendere in considerazione. Ma il Pug determina, non il documento programmatico. Spiegatelo ad Antonio Rotundo. Evidentemente vent'anni di distanza dalla sua ultima esperienza amministrativa si sentono e pesano. Perché io voglio consentirgli il beneficio della buona fede.

"Non vi è non vi può esssere alcuna tipizzazione - incalza l'assessore Tondo- : il Consiglio comunale adotta su proposta della Giunta il documento preliminare contenente obiettivi e criteri: questo è stato fatto". E avverte, il delegato all'Urbanistica, che "non si può immaginare di redigere il documento programmatico preliminare e tanto meno il Pug sui catastali perché questo è veramente la fine della programmazione territoriale. Se noi pensiamo di realizzare una pianificazione guardando se questo è proprietà di uno, quello di un altro, abbiamo finito: la pianificazione del territorio deve essere asettica, rispettosa delle esigenze generali del territorio. A me non interessa se un territorio sia di proprietà di "Inskenia" o di Pinco Pallino".

E ancora, l'assessore e vicesindaco Perrone chiede se fosse logico che per favorire la società lussemburghese, proprietaria di trenta ettari, l'amministrazione avesse mutato la destinazione di altri 900 ettari di area residenziale. Ai quali si aggiungerebbero i 1250 ettari delle aree d'insediamento periurbano e rurale. Rotundo, insomma, secondo il candidato sindaco di centrodestra, l'ha sparata grossa.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

...e Paolo Perrone risponde di destro

LeccePrima è in caricamento