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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Gallipoli

Effetto boomerang per la giunta Barba

Promosso anche il vicesindaco Colazzo a Direttore generale. Duro attacco
del capogruppo dei Ds Antonella Greco: "Una vendetta che si ripercuote sulle tasche dei cittadini".

A volte ritornano… E gli assessori defenestrati poche settimane addietro per tenere in piedi il governo cittadino sembrano destinati a rimanere ancorati a Palazzo di città. Non più nelle vesti di componenti dell'esecutivo come avvenuto ad inizio legislatura, ma nel ruolo a loro più consono: quello di tecnici a tutti gli effetti, e con funzioni dirigenziali nell'ambito della composizione dello staff del sindaco in Comune.

Acque di nuovo agitate a Gallipoli con le indiscrezioni anticipate in questi giorni dall'ex vicesindaco della giunta Venneri, Elio Pindinelli, dall'emittente televisiva gallipolina (Teleonda ndr), che sembrano prendere via via sempre più corpo. Con gli strascichi polemici pronti a riacutizzarsi con vigore nei meandri di Palazzo Balsamo.

Di cosa stiamo parlando? Neanche a dirlo di una nuova bagarre pronta ad abbattersi sull'amministrazione del sindaco Vincenzo Barba a pochi giorni dalla rimodulazione della sua Giunta e alla faticosa approvazione in seconda battuta del Bilancio di previsione. Il tutto condito con il "chiarimento" condizionato dei cinque dissidenti della maggioranza (Coppola, Errico, Solidoro, Padovano, Abbate) e con le dimissioni del capo dell'opposizione Flavio Fasano, sostituito da Vincenzo Mariello.

Crisi risolta e il maggiore antagonista politico costretto ad arrendersi di fronte a quella che lui stesso ha definito "l'inagibilità democratica" del Consiglio comunale gallipolino. Apparentemente lo scenario sembrava questo. E in attesa anche che il sindaco Barba sciorinasse le nuove deleghe ai quattro nuovi componenti dell'esecutivo: Alberto Cataldi, Luigi Errico, Fabrizio Martello, Fabrizio Ferilli. Con loro anche il rientrante Emanuele Liaci e le conferme del vicesindaco Walter Colazzo e dell'assessore ai Servizi sociali e Sanità, Giovanni De Matteis. Sacrificati sull'altare della riappacificazione in seno alla maggioranza Franco Giannì, Alessandra Pizzi, Bartolo Ravenna, Paola Pellegrino.

Capitolo chiuso dunque? Apparentemente. E sì, perché in Comune in questi giorni il sindaco Barba sta lavorando alacremente non solo alla redistribuzione delle nuove deleghe ma anche alla composizione del suo staff tecnico. Tutto nelle sue legittime prerogative. Ma ad agitare gli animi ci hanno pensato le indiscrezioni politiche, trapelate dalle secrete stanze, che hanno riportato sull'Aventino anche i dissidenti della Cdl. Alcuni dei vecchi assessori, immolati nel rimpasto di Giunta, starebbero per fare rientro a Palazzo Balsamo: Alessandra Pizzi dovrebbe esser il nuovo Capo di Gabinetto; Franco Giannì destinato a un ruolo di dirigente all'Ufficio Tecnico comunale, e il confermato vicesindaco Walter Colazzo dovrebbe essere promosso come Direttore Generale del Comune.

Ebbene precisare che ad horas si tratta di ipotesi. Molto attendibili. Ma ancora senza ufficializzazione di atti o comunicati. Ma dall'intensificarsi delle riunioni del sindaco e della maggioranza, come si suol dire, qualcosa che bolle in pentola c'è. E anche i dissidenti sono in fibrillazione e pronti a redigere in queste ore un documento politico sulla nuova situazione.

Nell'attesa non perde tempo invece il neo-capogruppo dei Ds in Consiglio Comunale, Antonella Greco, che in un comunicato esprime tutte le sue perplessità e quelle dell'intero gruppo consiliare sulla vicenda. Ecco il testo integrale: "Durante la sceneggiata del Consiglio Comunale del 21 maggio scorso quando il sindaco Barba, pur di non vedersi bocciare il Bilancio di Previsione per la seconda volta, sostituì la giunta tecnica di forestieri con una giunta a parole politica ma, di fatto, frutto di contrattazione con i consiglieri dissidenti della maggioranza, fu rilevato da Flavio Fasano che, l'insolito fatto di non aver distribuito le deleghe agli assessori designati nascondeva sicuramente l'arma nelle mani dello stesso sindaco per riprendersi la rivincita nei confronti di quei consiglieri che lo avevano costretto a piegarsi e a mandare via quei forestieri di cui tanto egli si fidava. Noi consiglieri Ds che non abbiamo mai creduto che di colpo fosse scoppiata la pace e la "condivisione" ci aspettavamo da un momento all'altro qualche colpo di scena ma, quello che è accaduto sinceramente non era nemmeno ipotizzabile: siamo increduli e stupiti dinanzi alla proposta che il sindaco vuole imporre alla sua maggioranza".

"Walter Colazzo, da assessore e vicesindaco diventa per volontà suprema del sindaco Direttore Generale; Alessandra Pizzi, pomo principale della discordia, il nuovo capo di gabinetto del sindaco e che, nei ritagli di tempo, potrà dedicarsi a quei settori come Cultura, turismo e spettacolo che il sindaco, guarda caso, è intenzionato a tenere per sé nella distribuzione delle deleghe. Franco Giannì, altro assessore forestiero immolato sull'altare dell'accordo, tornerà come dirigente dell'Ufficio tecnico.

Ci incuriosisce la sorte riservata a Bartolo Ravenna che, sicuramente non sarà dimenticato. Chi, come assessore, era uscito dalla porta non è rientrato dalla finestra ma da un portone. Perché gli ex assessori avranno, di fatto, un potere maggiore e renderanno ridicoli i nuovi assessori che non avranno nessuna autonomia. I consiglieri pensavano di aver in pugno il sindaco con una Giunta di loro diretta espressione ed il sindaco Barba si vendica facendo tornare i suoi che di fatto mettono sotto tutela gli assessori "subìti".

Tutto questo gioco di ripicche e capricci personali avviene a totali carico dei cittadini perché il rientro degli amici del sindaco costerà alle casse comunali una modica cifra che non sarà lontana dai 150mila euro. Fuori da Palazzo Balsamo, che è ormai un triste teatrino, dove la politica non fa più nemmeno la comparsa, c'è una città completamente abbandonata a se stessa dove le sacche di povertà aumentano spaventosamente e non c'è nessuno segnale di possibile progresso e sviluppo. Il sindaco che da quando è stato eletto minaccia di dare le dimissioni, non rinuncerà mai a quella poltrona cui sta dimostrando di essere morbosamente legato, l'unica speranza è che nelle fila della maggioranza qualche mente critica trovi davvero il coraggio di dire basta a queste continue pagliacciate ponendo fine ad un governo cittadino incapace ed inadeguato che più sta e più danni reca alla nostra città. Ma ovviamente, dopo quanto recentemente accaduto, questo resta solo un sogno"

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