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Elezioni Comunali 2012: Provincia di Lecce Gallipoli

Coppola riabbraccia il Pdl: “Ecco le ragioni della mia scelta”

L’ex consigliere della “Grande Gallipoli” torna ufficialmente nel centrodestra e prepara la discussione sul programma con Di Mattina. “Non ho barattato la mia candidatura a sindaco” Possibile la corsa con la Puglia Prima di Tutto

GALLIPOLI -  Dai veleni e le frizioni degli ultimi anni al ritorno nella casa madre del centrodestra e del Pdl di Vincenzo Barba. Un’appartenenza politica mai rinnegata quella di Giuseppe Coppola, pronto a proseguire nella sua avventura amministrativa ponendo sul piatto del confronto politico la propria idea di città e il patrimonio residuo di uomini e mezzi della civica Grande Gallipoli. Parla e snocciola le ragioni di una scelta di campo l’ex consigliere comunale. Per spiegare le sue motivazioni di fondo e  sgomberare il campo da possibili e facili strumentalizzazioni di sorta. Lo fa nel corso di una conferenza stampa convocata ad hoc per sciorinare i passaggi chiave del suo percorso politico, per illustrare i punti qualificanti del programma elettorale che saranno portati all’attenzione del candidato sindaco Toti Di Mattina e della coalizione del centrodestra, e per segnare le motivazioni del suo divorzio politico dall’amico Francesco Errico e dalle larghe intese con il centrosinistra. Ed ora, con la possibile convergenza su alcuni punti del programma, il suo futuro politico sembra indirizzato verso una candidatura nella lista della Puglia Prima di Tutto legata a Raffaele Fitto che ne ha “benedetto” il ritorno nella casa politica di provenienza.

Parte a ritroso Coppola, ripercorrendo le tappe dal 2006 ad oggi, parlando della caduta del governo Barba, della nascita della Grande Gallipoli, del rifiuto, da “uomo del centrodestra”,  dell’apparentamento nel ballottaggio del 2008 con l’Udc di De Marini, il Pd e la coalizione di centrosinistra guidata dal candidato sindaco Schirosi. E ancora dell’appoggio, nel corso della doppia crisi amministrativa, ai governi del Venneri bis e ter. E ribadisce il concetto già espresso all’indomani del divorzio politico con Errico, il Pd, l’Udc e i venneriani. “Dalla caduta dell’ultima amministrazione” ribadisce Coppola, “ho sempre sostenuto la necessità di una larga intesa per amministrare questa città capace  di raccordarsi dal Pd, al Terzo Polo al Pdl e  per giungere a tale possibile risultato, ho lavorato, e non da solo, con impegno per lunghi mesi. Ho dovuto prendere atto” prosegue l’ex consigliere, “che, a risultato ormai raggiunto, e di fronte ad una precisa e chiara disponibilità manifestata da parte del Pdl e dall'onorevole Barba a sottoscrivere un accordo, tanto il Pd quanto l’Udc hanno inteso rifiutare tale proposta. E’ dunque evidente la volontà di circoscrivere le alleanze alla sola ed esclusiva area politica di appartenenza, sacrificando incomprensibilmente, a mio modesto avviso, anche una soluzione che avrebbe potuto giovare a questa città. Per questo preciso motivo, fatto salvo l'affetto e la stima personale per Francesco Errico e per ogni singolo amico ed ogni singola amica con la quale abbiamo percorso questo ultimo anno di attività amministrativa, pur consapevoli delle ideologie politiche di ciascuno di noi, venuta meno la possibilità di concretizzare una ‘vera larga intesa politica’ per amministrare la città, è venuta meno, conseguentemente, l'intesa programmatica raggiunta nel corso della precedente amministrazione”.

Da qui l’ulteriore precisazione del referente della Grande Gallipoli per legittimare la sua scelta nel rientro tra le fila del centrodestra: “E’ evidente anche per come sono poi andate le cose in queste ultime ore che non c’è stato nessun accordo di massima per segnare il mio ritorno nella mia casa naturale” puntualizza Coppola, “ovvero non ho barattato tale rientro con la mia candidatura a sindaco, tant’è che non ho mai partecipato sino ad oggi a nessuna riunione del parlamentino del Pdl o al tavolo del centrodestra. Questo per dovere di chiarezza, tant’è che il candidato del Pdl oggi è Di Mattina”. Ma a quel tavolo Coppola si siederà presto per portare al centro dell’attenzione il suo progetto di città e l’apporto della Grande Gallipoli alla stesura del programma elettorale. Dal quale, a suo dire, non si può prescindere. “Sono pronto a scendere per combattere la battaglia elettorale come soldato” dice Coppola, “ma solo sapendo quale guerra si vuole combattere”. Per questo chiede al Pdl di Barba e alla coalizione di riferimento la massima lealtà e soprattutto l’oculatezza nella “scelta delle persone giuste” per evitare campagne acquisti di personaggi che al di là del “peso elettorale numerico” potrebbero portare “anche o soltanto instabilità politica”. E soprattutto Coppola rilancia il suo progetto di città racchiuso in tre direttrici fondamentali: le emergenze ambientali e territoriali, le politiche di sviluppo, e la gestione del patrimonio comunale. Per larghe linee si indicano le strade da intraprendere per risolvere le problematiche degli scarichi a mare (auspicando anche la mobilitazione popolare come nella vicina Nardò), dell’appalto per il servizio di igiene urbana, la tutela della spiagge libere, l’occupazione del suolo pubblico, il traffico e i parcheggi.

Sul versante dello sviluppo urbanistico e turistico, torna in auge il tema del porto turistico sulla “base della condizioni dettate dal Comune”, e di uno studio di settore per il futuro del porto commerciale. Senza dimenticare l’attuazione del Pug o l’attenzione per la crescita della zona industriale, o ancora la revisione degli oneri di costruzione per la ripresa delle attività artigianali edili. Fondamentale secondo la visione di Coppola la stesura del Piano coste e l’incentivazione alla costituzione di cooperative di servizio (alle quali il comune potrebbe appaltare una serie di servizi dalle guide turistiche al facchinaggio per la consegna merci nel centro storico). Infine l’ex consigliere comunale pone l’accento sulla necessità di un Piano casa legato a progetti di rigenerazione urbana comunale, e di “strutturare” un ufficio del patrimonio comunale capace di mettere a frutto le proprietà municipali. “Sintomatico il fatto che gli ultimi bandi per ex mercato coperto e ittico all’ingrosso siano andati deserti” pungola Coppola. Che ritiene necessario per il mercato restaurato di piazza Imbriani “mettere a bando singolarmente ogni locale e consentire ai piccoli gestori di partecipare”, e per l’area del mercato ittico all’ingrosso di via Lecce di “realizzare una sorta di cittadella del pescatore” capace di far confluire in un'unica zona tutta l’attività della filiera della pesca.    

 

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