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Elezioni Comunali 2012: Provincia di Lecce Casarano

Stefàno: "Nessun confronto con De Marco, candidato senza credibilità"

L'assessore provinciale in testa nel turno di ballottaggio per le amministrative di Casarano, respinge l'ipotesi lanciata dall'antagonista del centrosinistra e ricorda le tappe della "tortuosa" storia politica dell'avversario

CASARANO - Attilio De Marco invita al confronto pubblico l'avversario nella corsa per le amministrative di Casarano. Gianni Stefàno rifiuta e spiega le ragioni, iniziando da quello più pratico, in quanto "siamo ormai, primo turno compreso, ad oltre un mese di campagna elettorale, fatta di confronti, pubblici comizi, resoconti e programmi elettorali veicolati capillarmente, sia attraverso internet che a mezzo stampa".

"È evidente - spiega Stefàno - quindi che tutti i cittadini siano andati a votare, già in sede di primo turno, avendo una più che sufficiente conoscenza dei candidati e dei rispettivi contenuti programmatici. Al contrario, dalla lettura del comunicato di De Marco, che mi invita ad un pubblico confronto chiarificatore per gli elettori, si evince che i cittadini casaranesi si sarebbero recati alle urne il 6 e 7 scorsi, in uno stato di preoccupante disinformazione, ulteriore offesa, questa, all’intelligenza ed alla coscienza dei nostri concittadini".

Sarebbe "sconcertante" per il candidato del centrodestra l'idea della presentazione di una "eventuale ed ipotetica squadra di governo, formata, al momento, scegliendo persone al di fuori delle proprie liste elettorali, come se i candidati consiglieri, che fino ad oggi l’hanno supportato, fossero privi di competenze e professionalità adeguate": "Oltre a ciò - precisa -, il mio modo di intendere e fare politica, come ormai chiaro a tutti, è fondato sul confronto di idee, pacato e civile, nel quale si realizza la naturale dialettica democratica. Non è perciò possibile avere ulteriori dibattiti con un personaggio, che si è mosso da subito nel solco delle ingiurie, delle urla sguaiate, delle offese personali, anche pesanti, in un crescendo finale, che non ha risparmiato neppure i circa 6mila cittadini elettori, colpevoli soltanto di avermi gratificato del proprio consenso, fino ad essere addirittura accusati di presunte e squallide compravendite di voti".

Per Stefàno, la "tortuosa" e "confusionaria storia politica" del candidato De Marco "azzera totalmente la sua credibilità", nel momento in cui "annaspando per recuperare consenso elettorale, fa appello all’unità delle forze del centro-sinistra cittadino, rammentando incredibilmente con orgoglio, il periodo legato alle giunte Ingrosso e Venuti, da lui  peraltro osteggiate in consiglio comunale dai banchi dell’opposizione": "Per la precisione - evidenzia -, nel secondo breve mandato del compianto sindaco Ingrosso, la cui memoria spesso viene cinicamente utilizzata in queste circostanze, l’allora consigliere De Marco rappresentava nell’assise comunale l’opposizione di 'Forza Italia', partito di cui per molti anni è stato segretario cittadino, dirigente provinciale, delegato all’assemblea nazionale, candidato al consiglio provinciale etc. etc".

"Nella seconda giunta Venuti - ricorda Stefàno -, sempre l’allora consigliere De Marco, in rappresentanza di una lista civica, era ancora all’opposizione,  tanto da non lesinare spesso critiche alle scelte amministrative del primo cittadino. Ma ciò che lascia letteralmente allibiti è la demagogica ed incredibile rivalutazione postuma della giunta De Masi, della cui fine anticipata il mio antagonista si era dichiarato fino a pochi giorni addietro fiero promotore, sostenendo appunto di aver avviato con le sue dimissioni, la fine di quell’amministrazione, per invitare poi i responsabili di quell’esperienza, come se nulla fosse accaduto, a ricompattarsi, senza indugi, contro il sottoscritto. Peccato che si tratti dell’ennesima falsità".

"L’ex assessore De Marco - prosegue il candidato del centrodestra -, infatti, risulta non già dimissionario, bensì revocato dall’allora sindaco De Masi, avendo pertanto continuato a percepire, fino all’ultimo giorno, lo stipendio di assessore. Paradossale è perciò oggi leggere che la stessa persona, con sprezzo del ridicolo ed ovviamente per strumentale convenienza, dichiari di voler rinunciare in seguito alle indennità di carica. Lascio pertanto lo spazio del confronto al mio competitore, in modo che abbia a spiegare meglio e dettagliatamente alla città le sue evidenti contraddizioni".

Per Stefàno, ci sarà altro tempo ed altro modo per confrontarsi, col "futuro consigliere comunale De Marco, nella sede istituzionale, sui problemi che attanagliano la città, in primis il debito pubblico ereditato, per i quali sarebbe più semplice per lui chiedere a chi li ha generati e che oggi gli sono accanto".

 

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