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Elezioni comunali 2012

Loredana Capone: "Soldi della Regione, Perrone fa solo il notaio"

Il candidato a sindaco del centrosinistra elenca tutti gli atti amministrativi che hanno reso possibile i finanziamenti annunciati dal sindaco: "Ci fa piacere che si sia accorto che la Regione non è la matrigna di Lecce

 

LECCE - La vice presidente della Regione Puglia, Loredana Capone, interviene a margine della conferenza del sindaco Paolo Perrone sui finanziamenti per le opere idriche e fognarie nell'ambito della città di Lecce.
 
"Ci fa piacere che il sindaco Perrone si sia accorto che la Regione Puglia è impegnata con forze eccezionali a favore del Comune di Lecce. Ci fa piacere che prenda finalmente atto che tutta la Regione, con le tariffe pagate dai propri abitanti, sostenga le opere idriche e fognarie ritenute necessarie per la città di Lecce, per le sue marine con il lungo tratto di costa e per il suo centro storico. Peccato che, tuttavia, Perrone non ami riconoscerlo".
 
"Oggi almeno un dato è chiaro: la Regione Puglia non è la matrigna di Lecce che il sindaco, invece, ha voluto in questi mesi rappresentare ma è la buona madre di famiglia che individua i fabbisogni idrici e fognari della città, come fondamentali per tutto il territorio pugliese.  Il sindaco nel riportare l’impegno dei 73 milioni di euro parte dal suo ingresso nell’Autorità idrica, ma per le opere che descrive, egli ha fatto solo da notaio".
 
E via con la cronologia degli atti amministrativi e tecnici che hanno reso possibile l'annuncio di oggi: "All'esito di un tavolo tecnico tra l'Assessorato regionale alle Opere pubbliche, il vecchio Ato (Perrone non c'era) e Aqp, fu definito (11 marzo 2010) un protocollo d'intesa per il finanziamento e l'adeguamento dei depuratori in 11 agglomerati, tra cui Lecce". 
 
"Nello stesso anno il vecchio Ato (Perrone non c'era) chiedeva all'Acquedotto Pugliese che in virtù delle priorità stabilite (tra cui Lecce) con il protocollo d'intesa dell'11 marzo 2010, la progettazione fosse estesa a tutti i fabbisogni idrici e fognari.La Regione Puglia con delibera della Giunta numero 1769 del 30 luglio 2010, e qui nasce la buona notizia per Lecce, approvava l'individuazione degli 11 agglomerati prioritari, tra cui Lecce".
 
"Effettuata la ricognizione e la progettazione Acquedotto Pugliese proponeva al vecchio Ato (Perrone non c'era) l'inserimento di tale programma nel Programma Operativo Triennale (Pot), che è l'atto tecnico di regolamentazione degli investimenti nel servizio idrico. In tale atto, per l'agglomerato prioritario di Lecce, era proposta la realizzazione di opere per circa 73 milioni (opere idriche e fognarie finanziate a tariffa, e adeguamento e potenziamento del Depuratore - 8 milioni di euro – finanziato con i soldi pubblici). Nel febbraio 2012 l'Aip (Perrone c'era) approvava senza modifiche la proposta".
 
"Se lo squillo di tromba odierno serve a Paolo Perrone per dire che ha votato in seno all'Aip la proposta della Regione e di Aqp per il passaggio finale dell'approvazione di competenza dell'organismo che presiede, lo può certamente dire, e sarebbe stata francamente una notizia raccapricciante solo se non lo avesse fatto. Se invece Perrone vuole dire che gli interventi su Lecce sono merito suo e della sua amministrazione, la notizia è infondata". 
 

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