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IV Congresso Udc, Ruggeri: "Non è una riserva di caccia, ma io sono un cacciatore"

I principali esponenti scudocrociati si sono incontrati questa mattina, nella sala del cine-teatro "Don Bosco", in occasione del IV congresso provinciale , per discutere delle prossime elezioni. Cesa assente per problemi logistici

LECCE - Sul grande scacchiere in costruzione a palazzo Carafa, si fatica ormai a distinguere l'alfiere dal cavallo. Il re dalla regina. Durante il IV congresso provinciale degli scudocrociati, che si è tenuto questa mattina nel cineteatro "Don Bosco", ad avere i riflettori puntati pare siano stati gli esponenti che nulla hanno a che vedere con l'Udc. Il segretario nazionale, Lorenzo Cesa, è stato il grande assente della mattinata che, per disagi logistici legati agli orari dell'aereo, non è riuscito a raggiungere Lecce. Presente, invece, la candidata democratica alle primarie, Loredana Capone: ha fatto sapere al numeroso pubblico in sala, che il Pd c'è, potrebbe esserci. Vorrebbe esserci. Un intervento fiume, al quale è seguito quello di Alfredo Mantovano, che con toni serafici ha redarguito i presenti. Forse la stessa vicepresidente della Regione Puglia. "Badate bene che l'Udc non è, né vuole e essere una riserva di caccia". Il turno del segretario provinciale, Salvatore Ruggeri, ha sciolto ogni dubbio: "Il partito di certo non sarà una riserva, ma io sono un cacciatore". Ha chiosato con determinazione tutt'altro che "moderata".

Terzo Polo 002-2Per poi proseguire: "In vista delle elezioni comunali, vogliamo offrire la possibilità di confronto agli amici del Pd, che guardano a noi con un certo interesse" ha dichiarato Ruggeri. "I democratici sono consapevoli che, assieme, si può aspirare ad amministrare la città di Lecce". Inevitabile rammentare anche le competizioni che toccheranno anche i comuni di tutto il territorio salentino. Centri strategici compresi, come quelli di Casarano, Gallipoli e Galatone. "Mi verrebbe da scegliere le coalizioni caso per caso, ma non è una strada percorribile. Daremmo l'idea di chi arranca per elemosinare candidati, mentre per noi non è così. In alcune regioni d'Italia, l'Udc si è alleato col centrodestra, altre volte con i partiti di centrosinistra. Questa alternanza per dimostrare che siamo liberi, indipendenti. Non ci interessa il raggiungimento di un posto al sole.Quella del Terzo polo sarà una scelta importante: è necessario concretizzare una lista in ogni comune della provincia. C'è ancora tanto da fare, vogliamo il grande partito dei moderati". Paolo Perrone, seduto in prima fila sulla poltrona diametralmente opposta a quella di Lorenzo Ria, ha riconosciuto al partito di Casini una grande responsabilità. "Un partito che grazie alla tenacia di Ruggeri, è cresciuto in maniera coesa su un territorio particolare che vanta personalità ingombranti come quelle di Fitto e Mantovano. Da quando, nel 2007, ricopro la carica di primo cittadino, mi sono scontrato su temi caldi come l'impianto a biomasse per la  produzione di 25 megawatt di energia che, un accordo sotterraneo e trasversale tra Pd e pil recedente sindaco, voleva concretizzare alle porte di Lecce. Altre manovre legate al filobus e all'acquisto dei palazzi al doppio del prezzo di mercato in via Brenta, sono state mascherate dalla mia amministrazione con una grande operazione verità. Se non ci fossero stati questi atti di coraggio da parte del sottoscritto, ovviamente il percorso ora sarebbe in discesa. Per questo chiedo a Ruggeri un incontro prossimamente, per discutere in maniera propositiva su questi argomenti. Intanto, caro Totò, ti faccio il mio  personale in bocca al lupo", ha poi concluso il sindaco di Lecce.

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